I casi sono due: o il Codacons ha un conto in sospeso con il Comune di Bergamo o, molto più probabilmente, con la geografia del territorio bergamasco.
In un comunicato, l’associazione che si batte per i diritti dei consumatori scrive: “Gli atti di vandalismo non si placano. A subirne le conseguenze è la Baita Pozzetto, situata in Castione della Presolana, gestita dal Corpo Volontari Presolana. A pochissimi giorni dal vandalismo alla Malga di Campo, un nuovo episodio è stato reso noto dal sindaco Angelo Migliorati“. Ignoti, infatti, hanno forzato una finestra, rubando le poche cose che c’erano al suo interno.
“Per il Presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli – prosegue il comunicato – nonostante le numerose segnalazioni, nessuno strumento di sicurezza è stato tuttora introdotto al fine di contrastare il fenomeno del vandalismo. È inammissibile che i responsabili rimandano impuniti. Presenteremo pertanto una diffida al Comune di Bergamo, affinché metta in sicurezza la zona con l’installazione di telecamere”.
Quale competenza abbia il Comune di Bergamo sul territorio di Castione della Presolana, distante 42 chilometri dal capoluogo, non è dato sapersi. Eppure, non è la prima volta che il Codacons incappa in scivoloni di questo genere. Soltanto un mese fa, l’associazione aveva chiesto al sindaco Giorgio Gori di attivarsi per installare degli autovelox nella galleria Montenegrone, tra Scanzorosciate e Villa di Serio (dove, inutile dirlo, Palafrizzoni non ha alcuna competenza). E, ancora prima, nel gennaio 2018, di disporre il limite di velocita dei 30 km/h a Piazza Brembana, dopo un incidente stradale che aveva visto coinvolti due bambini. Della serie, non c’è due senza tre…
Avvisato dell’errore, il Codacons fa sapere che sistemerà il contenuto del comunicato.
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