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Postbox iii

Abbigliamento e orologi contraffatti: maxi operazione della Finanza, sequestri anche a Orio

Circa 1.500 sequestri in 4 settimane di intense attività di analisi e controlli in ambito europeo sul commercio on line

Circa 1500 sequestri in 4 settimane di intense attività di analisi e controlli in ambito europeo sul commercio on line, coordinate dalla GDF e da ADM sul finire dello scorso anno, con il supporto di OLAF, l’Ufficio europeo antifrode: è questo l’esito dell’Operazione doganale congiunta Postbox III, svoltasi tra ottobre e novembre 2021, i cui risultati sono stati presentati nei giorni scorsi in seno al Gruppo di Lavoro Law Enforcement-Dogane del Consiglio dell’Unione Europea.

L’operazione, a leadership italiana, ha visto coinvolte le autorità doganali di 20 Paesi Membri della UE, che hanno concentrato le proprie skills sui traffici illeciti di merci attraverso la Rete Internet e il dark web, con particolare attenzione non solo ai fenomeni del contrabbando e della sottofatturazione, ma anche alla contraffazione, al traffico di stupefacenti e di medicinali illegalmente scambiati nonché di beni legati all’emergenza pandemica.

A livello UE sono stati 35mila circa i pezzi sequestrati per contraffazione, per lo più nel settore abbigliamento e scarpe, ma di sicuro rilievo anche i 1500 fermi di articoli legati all’emergenza Covid, tra cui test kits, dispositivi di protezione e la discussa sostanza “ivermectina”.

L’Italia, che ha partecipato con 10 uffici con responsabilità di controllo su hub postali e corrieri espressi (Bergamo Orio al Serio, Bologna, Brescia, Modena, Pisa, Roma Fiumicino e Ciampino, Venezia, Milano Malpensa, Linate e Roserio), ha realizzato il maggior numero di interventi, con circa 42mila pezzi sequestrati per contraffazione: abbigliamento e accessori, scarpe, orologi, dispositivi elettrici ed elettronici e accessori per cellulari.

L’intensa attività di analisi posta in essere dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e da ADM, anche con l’apporto di un gruppo di esperti europei nelle indagini nel dark web (Joint Cyber Expertise) appositamente costituito per l’operazione, ha consentito di individuare gli illeciti amministrativi e penali perpetrati sulla rete e, successivamente, di sviluppare i casi investigativi, attraverso operazioni di follow up sul territorio con consegne controllate e perquisizioni da cui sono scaturite segnalazioni per il reato di contraffazione.

Il commercio e la diffusione di materiale illegale attraverso il web e le piattaforme di e-commerce si conferma una minaccia crescente alla legalità, l’economia e la sicurezza. L’operazione Postbox III ha dimostrato, ancora una volta, il valore della cooperazione proattiva tra Agenzie di Law Enforcement a livello sia unionale che nazionale e dell’efficacia dello scambio di informazioni e di intelligence per il contrasto alle frodi della Rete.

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