Almè. Stava facendo colazione al bar Opera Lab di Almè quando gli si è avvicinato un papà che lo ha invitato a casa sua: voleva fargli salutare suo figlio Bruno, 38 anni, disabile.
E Ruslan Malinovskyi non ha saputo dire di no. Ha finito il suo cappuccino ed ha seguito il papà.
“È stato gentilissimo e mio figlio era davvero incredulo – racconta Dario Locatelli -. Ho postato la fotografia sulla mia pagina Facebook perché volevo mostrare a tutti la felicità di Bruno e la disponibilità di Ruslan, che mi ha davvero commosso”.
Bruno Locatelli è di origine peruviana: “Io e mia moglie siamo stati due mesi in Perù nel 1984 per andare a prenderlo, lo abbiamo portato qui in Italia nel gennaio 1985, quell’inverno che aveva nevicato tantissimo. Lui non parla ma capisce tutto. È tifoso dell’Atalanta ed è anche molto informato sulla situazione in Ucraina. Ha la bandiera che gli ha regalato la badante di mia mamma e segue tutte le notizie”.
L’incontro con Malinovskyi è stata per la famiglia Locatelli una piacevolissima sorpresa: “Ruslan non ha esitato un attimo a dirmi di sì e a venire fino a casa. Gli sono davvero grato per questo regalo che ha fatto a Bruno”.
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