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Confcommercio Bergamo

I consigli

Ascom e Confesercenti in campo per aiutare i distretti a partecipare al bando regionale

Mette a disposizione 42milioni e 850mila euro di risorse per consolidare la ripresa delle economie locali e mettere in campo strategie innovative

I distretti si preparano a mettere in campo nuove idee e progetti per cogliere le opportunità offerte dal bando regionale che mette a disposizione 42milioni e 850mila euro di risorse per consolidare la ripresa delle economie locali e mettere in campo strategie innovative.
Ascom Confcommercio e Confesercenti Bergamo hanno presentato, in un incontro aperto alle amministrazioni comunali che fanno parte dei distretti del commercio e ai loro referenti organizzato il 28 aprile, nell’auditorium Ascom, le modalità per partecipare alla nuova misura di cui beneficeranno i 158 Distretti del Commercio, di cui 57 urbani e 101 diffusi, per un totale di 678 Comuni, pari a oltre il 40 per cento dei 1.506 comuni lombardi. Bergamo, con i suoi 27 distretti (26 ufficiali, cui si aggiunge quello di Scanzorosciate), è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di Comuni coinvolti, ed è la seconda dopo Milano per numero complessivo di Distretti attivati.
Grazie alla partecipazione a bandi regionali e di altra natura a oggi i Distretti bergamaschi hanno raccolto oltre 17 milioni di euro di contributi pubblici destinati alle amministrazioni comunali e agli operatori. Le domande per partecipare al nuovo bando possono essere inviate dal 27 maggio al 6 settembre. La misura interessa potenzialmente oltre 14mila imprese bergamasche. “Una grande opportunità forse l’ultima per il settore – ha commentato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom, all’inizio dell’incontro-. I distretti continuano a rappresentare l’occasione per il nostro comparto per uscire da un individualismo che non porta da nessuna parte”.
Antonio Terzi, presidente Confesercenti Bergamo ha sottolineato “l’impegno a restare uniti tra parti pubbliche e private, con l’augurio che i distretti tornino a essere palestre di collaborazione attiva tra amministrazioni comunali e associazioni”.
L’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi ha messo in evidenza l’impegno per favorire l’economia locale: “ L’anno scorso abbiamo messo a terra più del 90 per cento delle risorse a disposizione dell’assessorato, riconoscendo le reali esigenze e difficoltà delle imprese. Sul fronte del commercio i distretti rappresentano uno strumento che dà alle amministrazioni locali una visione e un indirizzo sulle esigenze del tessuto imprenditoriale”.
Il professore Luca Zanderighi, ordinario di marketing alla Statale di Milano e referente dei distretti e della loro progettualità attraverso la società TradeLab, ha aggiunto nel novero delle opportunità da cogliere quelle offerte dal Pnnr: “Il piano nazionale ripresa e resilienza rappresenta un’occasione importante per il nostro Paese per ridisegnare lo sviluppo economico. Di particolare interesse la creazione di 500mila nuovi posti di lavoro, con un’attenzione particolare ad alcune professioni come gli addetti alle vendite, in cui gli enti locali avranno un ruolo centrale. È una sfida per il Paese, legata alla capacità di spesa degli enti coinvolti”.
Roberto Lambicchi, dirigente dell’unità organizzativa Commercio, Reti distributive e Fiere dello sviluppo economico di Regione Lombardia, ha messo in luce le modalità del bando, non senza offrire qualche spunto agli amministratori comunali presenti e ai referenti dei distretti in riunione: ” Daremo grande peso a soluzioni innovative per lo sviluppo di ogni distretto, dai servizi comuni per imprese e visitatori a soluzioni per il riutilizzo e il recupero di spazi sfitti inserito nell’ambito di un progetto di governance pubblico e privato. Basta luminarie e basta notti bianche. Per anni i distretti si sono concentrati su questo.  Ci sono idee migliori da mettere in campo e di maggiore utilità per chi vive il territorio, ma soprattutto per le imprese che animano i nostri centri storici”.

Il bando: 43 milioni per la ripresa
Sfiora i 43 milioni di euro la misura che la Regione riserva per promuovere e consolidare la ripresa dei 170 distretti lombardi, di cui 27 a Bergamo, in rappresentanza di oltre 150 comuni e oltre 14mila imprese.  Tra i beneficiari diretti comuni, comunità montane e unione di comuni aderenti a uno dei distretti già riconosciuti al 19 aprile 2022 o che abbiano presentato domanda di riconoscimento entro tale data. Non sono pertanto ammessi i distretti di nuova costituzione. Tra i beneficiari indiretti le pmi con unità locale nel distretto (anche aspiranti imprenditori) con vetrina su strada, al piano terreno o nelle corti con locali direttamente accessibili al pubblico. Nella sede si deve svolgere, indipendentemente dal codice Ateco: vendita al dettaglio di beni o servizi, somministrazione di cibo e bevande, prestazione di servizi alla persona.

Le imprese saranno finanziate tramite bandi emessi direttamente dagli Enti locali del Distretto, utilizzando le risorse di Regione e secondo le sue indicazioni. I distretti hanno la facoltà di ammettere anche attività di commercio su area pubblica e attività di servizi alla persona senza vetrina. Nella dotazione complessiva, paria  42milioni 850mila euro, 25milioni e 200mila euro sono riservati ai Progetti di eccellenza.
Il contributo regionale sarà pari al 50% del budget di progetto. I progetti dovranno infatti prevedere spese a carico degli enti locali e degli altri partner, a titolo di compartecipazione da parte di questi ultimi, in conto capitale o di parte corrente, di importo almeno pari al contributo concesso. Per i progetti di eccellenza sono a disposizione 1 milione 260mila euro di spese totali, inclusi 200mila euro di contributi alle imprese. Restano a carico dei partner di progetto 630mila euro. Per gli altri progetti sono previsti 330mila euro di spese totali, inclusi 75mila euro di contributi alle imprese. Restano a carico dei partner di progetto 165mila euro.  I progetti saranno valutati con una scala da 0 a 200; i progetti di eccellenza saranno quelli che avranno ottenuto un punteggio superiore a 150 e avranno accesso alla dotazione riservata.
I progetti delle imprese potranno includere interventi di riqualificazione e ammodernamento, avvio di nuove attività, accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni. I progetti potranno prevedere sia spese in capitale che correnti. L’agevolazione regionale non può superare il 50% del budget totale e in ogni caso copre solo le spese in capitale.
Le domande dovranno essere presentate tramite la piattaforma Bandi on line, a partire dal 27 maggio 2022, con scadenza il 6 settembre. Ogni domanda dovrà includere l’accordo di partenariato, la proposta progettuale, il budget di progetto, la mappa dell’area degli interventi e i provvedimenti degli enti locali che approvano il progetto.

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