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Serie a

L’Atalanta da trasferta è da record: col 3-1 allo Spezia sono 12 le vittorie esterne

L’Atalanta torna dalla Liguria con tre punti che pesano. In un periodo così avaro di vittorie e soddisfazioni tutto fa brodo alla corte di Gian Piero Gasperini. Nonostante lo smalto perso, i nerazzurri restano agganciati in qualche modo al treno europeo con il forte obiettivo di provare a salvare una stagione che nel girone di ritorno ha preso una inaspettata bruttissima piega.

Non si può di certo parlare di prestazione esaltante: la vera Atalanta dei tempi belli è sparita da un po’, almeno in Serie A, e pretendere di vederla in queste ultime tre giornate significherebbe avere delle aspettative troppo alte.

Serve quantomeno una squadra che anche raschiando il barile delle risorse fisiche, tecniche e mentali rimaste dimostri orgoglio e voglia di raggiungere anche un obiettivo minimo come i play off di Conference League.

Rispetto alle gare con Verona, Torino e Salernitana in questo senso si è vista in campo una squadra con più precisione nelle giocate.

Al Picco i nerazzurri passano con Muriel, ma una volta preso il pallino in mano la Dea ancora una volta si rovina da sola. Verde pareggia con una rete di cui anche Gasperini nel post partita si vergogna altamente.

Nella ripresa l’ingresso della Dea non è per niente prorompente , sul campo si gioca davvero pochissimo, le interruzioni sono infinite. Per i circa 1200 tifosi giunti a La Spezia si profila l’ennesimo insuccesso quando invece da calcio piazzato arriva il primo gol in Serie A in questa annata per Djimsiti.

Nel finale gli uomini di Gasperini possono addirittura dilagare nel punteggio con Boga (incrocio incredibile) e Muriel: ci pensa il solito Pasalic a tre giri di lancette dal termine a mettere in ghiaccio il match.

La corsa all’Europa prosegue, di fatto grazie alle prestazioni in trasferta (record di vittorie fuori casa raggiunto, son ben 12).

Dopo il posticipo Fiorentina-Roma si potranno fare i primi calcoli di attesa delle ultime due giornate avvincenti, intanto ci sarà da andare a Milano e tentare di fatto quella che ad oggi è un’impresa vera e propria rovinando pure lo Scudetto ai rossoneri.

Una cosa è certa: a San Siro oltre a 75.000 tifosi, ci saranno anche altrettante motivazioni.

TOP E FLOP

La formazione messa in campo da Gasperini è apparsa sicuramente più quadrata e funzionale. Passando però all’analisi giocatore per giocatore la gara è stata sicuramente decisa da lampi di calciatori che nell’ultimo periodo stanno salvando l’Atalanta in più di una circostanza. Muriel fino a marzo aveva segnato solamente quattro reti in campionato in 7 mesi, ora ne ha rifilate 5 in sei partite.

Anche Malinovksyi e Pasalic sono ancora decisivi: pur non giocando una prestazione da lode, soprattutto il croato (fino all’87^ minuto ampiamente sotto la sufficienza), il primo come contro la Salernitana imbuca un ottimo assist, il secondo va ancora in gol rimpinguando il suo bottino personale.

Il migliore in campo è però Koopmeiners, il quale è tornato a dipingere lanci perfetti, peccato solo che i compagni non abbiano concretizzato certe intuizioni dell’olandese (occasionissime per Freuler e Boga).

Ci sono altre due note liete in questa trasferta. La prima è lo schema che porta all’ 1-2: finalmente non si è sprecato un calcio piazzato e grazie alle due torri Demiral e Djimsiti si è risbloccata una partita che si era incanalata in un verso molto scomodo.

La seconda riguarda il terzo ed ultimo gol orobico: bella l’azione che ha coinvolto ben quattro giocatori, ma soprattutto c’è da sottolineare che si è sfruttato bene la rimessa laterale che spesso per i giocatori atalantini presenta quasi un impiccio.

Da rivedere c’è sicuramente la rete subita con difesa altissima, tutti sopra la linea della palla. In molte circostanze si è puntato di dito e criticato Musso, ma in questo caso non sembra avere troppe responsabilità. L’estremo difensore argentino poteva sicuramente essere posizionato più alto nell’azione, ma visti i precedenti abbastanza disastrosi fosse uscito allo sbaraglio avrebbe procurato fallo e in questo caso anche una pesante espulsione: se manca ancora un’ora di partita meglio 1-1 in 11 contro 11 che 0-1 in 10 contro 11.

Le pagelle

Musso 6
De Roon 6
Palomino 6+ (Demiral 6,5)
Djimsiti 6,5
Maehle 6,5 (Pessina SV)
Freuler 6 (Hateboer 6)
Koopmeiners 7
Zappacosta 6
Malinovskyi 6,5 (Boga 6,5)
Pasalic 6
Muriel 6,5 (Mihaila SV)

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