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L'investimento

Romano, si amplia la Rsa: al via i lavori in autunno

I posti letto passeranno da 45 a 87 e ci saranno nuove assunzioni

Romano di Lombardia. Un investimento senza precedenti per il futuro della RSA di Romano di Lombardia, con l’obiettivo di incrementare la capacità di accoglienza della struttura, mantenendo inalterati i contratti degli attuali dipendenti e procedendo a nuove assunzioni.

La fondazione Opere Pie G.B. Rubini affitta a titolo temporaneo il ramo d’azienda della RSA a Kcs Caregiver, cooperativa sociale con vasta esperienza – presente in 13 regioni e 43 province italiane, e per fatturato, dimensioni e diffusione, è la prima società del settore in Italia –, alla quale sono affidate per vent’anni la gestione sanitaria e amministrativa della struttura.

La ridotta capienza della Residenza Sanitaria Assistenziale risulta essere, da tempo, una limitazione non indifferente e la difficoltà è registrata dai bilanci di esercizio più e meno recenti.

Attualmente, i posti letto sono 45: “Troppo pochi – afferma Abramo Bonomini, presidente della fondazione Rubini -. Per questo, il consiglio d’amministrazione ha deciso di accettare l’investimento. Niente più tamponamenti a situazione, ma una scelta coraggiosa e a lungo termine che ci consenta di tutelare questo patrimonio per il futuro dei romanesi e di rilanciarne l’operatività”.

Si parla di un investimento di tre milioni e si prevede una durata dei lavori, al via in autunno, di circa 24/30 mesi. I costi dell’ampliamento della RSA saranno interamente sostenuti da Kcs Caregiver e si punta al raggiungimento di ben 87 posti letto, comprensivi di un reparto d’isolamento per 6 ospiti, per rispondere a qualsiasi evenienza futura.
L’incremento degli spazi verrà realizzato apportando modifiche strutturali all’edificio che ospita la RSA, che nel frattempo garantirà la continuità del servizio per gli ospiti. Inoltre, l’investimento permetterà di avviare la procedura di accreditamento dei posti letto presso Regione Lombardia: verranno quindi aperti ambulatori a servizio della società, con abbattimento della lista d’attesa e nel tentativo di coprire alcune patologie più scoperte.

Degna di menzione è anche la decisione di mantenere, nel passaggio di gestione, le medesime condizioni economiche e contrattuali degli attuali dipendenti. Non solo: a seguito dell’accresciuta capacità ricettiva della struttura, si procederà a nuove assunzioni di personale per l’assistenza degli ospiti, creando così nuovi posti di lavoro.
Al fine di garantire la qualità del servizio, sarà istituita una commissione di controllo composta da tre membri: uno di nomina della fondazione, uno di nomina Kcs e uno di nomina condivisa.

“L’opportunità di collaborazione propostaci dalla fondazione Rubini – dichiara Armando Armandi, presidente di Kcs Caregiver – è allineata a ciò che vogliamo fare come cooperativa. Questo è il nostro mestiere e faremo del nostro meglio per soddisfare ogni richiesta. Il progetto mi entusiasma e mi gratifica”.

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