• Abbonati
La denuncia

La band che inneggia alle Br suonò al Pacì Paciana, Belotti: “Da Gori ci aspettiamo una condanna”

Il gruppo musicale P38, al centro delle polemiche dopo il concerto a Reggio Emilia, il 15 aprile si è esibita a Bergamo. Il leghista: "Un affronto alla nostra città, tra le più colpite dagli anni di piombo"

Bergamo. Il gruppo musicale P38- La Gang, la band che inneggia alle Brigate Rosse e all’omicidio Moro, è al centro delle polemiche. Dopo il concerto a Reggio Emilia, che li ha fatti balzare agli onori delle cronache per essere saliti sul palco con il passamontagna ed aver scelto la Renault 4 sulla quale fu ritrovato il corpo senza vita di Moro per la copertina del loro ultimo album, il leghista Daniele Belotti scopre che lo scorso aprile la band si è esibita anche al centro sociale Pacì Paciana di Bergamo.

In un post sulla sua pagina Facebook il parlamentare scrive: “Nei giorni scorsi si sono indignati per il concerto della gang P38 che inneggia alle Brigate Rosse con tanto di bandiera del gruppo terroristico e il disegno della Renault 4 con il cadavere di Aldo Moro nella cover di un loro brano.
Ora si scopre che questi 4 sfigati che cantano trap con il passamontagna sono stati anche a Bergamo, il 15 aprile al Pacì Paciana. Una vera umiliazione alla memoria delle vittime degli estremisti rossi, tra cui, nella nostra città l’appuntato Giuseppe Gurrieri freddato nel 1979 da un commando di Guerriglia Proletaria è un affronto visto che tra pochi giorni, dopo oltre 40 anni di beata latitanza in Francia, a Parigi si deciderà l’estradizione di Narciso Manenti, dell’assassino di Gurrieri.

E’ vergognoso che quelli che hanno organizzato la serata nostalgica delle BR a suon di musica, pochi giorni dopo siano stati accolti con tutti gli onori sul palco istituzionale del 25 aprile nascosti dietro al fantomatico Progetto Adriana, quelli che da un lato vogliono cancellare la memoria di Antonio Locatelli, ma dall’altro si esaltano per gli omicidi di Aldo Moro e Marco Biagi.

Non dimentichiamo che Bergamo fu tra le più colpite dagli anni di piombo: qui ci fu una delle colonne di Prima Linea più attive che sconvolsero la bergamasca con ben 118 attentati tra il 1976 e il 1980.

Ora ci aspettiamo la ferma immediata condanna del sindaco Gori per il concerto dei P38 al centro sociale, in un edificio che ricordiamo è di proprietà comunale, e le scuse del Comitato Antifascista di Bergamo e dell’Anpi ai familiari delle vittime dei terroristi rossi e a tutta la città, per aver legittimato sul palco dei relatori gli estremisti del Pacì Paciana che solo pochi giorni prima avevano organizzato la squallida serata.

La Giunta Gori non dà spazi pubblici a chi “persegue finalità antidemocratiche anche proprie del partito fascista” (addirittura era stata negata una sala comunale per la presentazione del libro “I segreti del calciomercato” del giornalista sportivo Gian Paolo Bargiggia, perchè la casa editrice risultava vicina a CasaPound), ma consente concerti in cui si glorificano gli assassini della lotta armata comunista e le centinaia di attentati proletari?”.

 

p38
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI