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La novità

Quattro psicologi per gli studenti dell’Universita di Bergamo

“Non possiamo che essere contenti di questo progetto” spiega Michela Agliati, rappresentante degli studenti e membro del cda

Bergamo. Nelle scuole secondarie è già presente, ora lo sarà anche in Università: la figura dello psicologo d’istituto approda anche tra i banchi dell’UniBg.

È stato dato nel corso del Consiglio d’Amministrazione d’ateneo di giovedì il via libera a un progetto sperimentale, della durata di un anno, di “counseling psicologico” dedicato agli studenti universitari. Quattro esperti, di cui uno a fare da coordinatore, saranno a disposizione degli iscritti dell’Università di Bergamo per offrire un supporto alle loro fragilità.

Con uno stanziamento di 90 mila euro l’ateneo provvederà al reclutamento di quattro figure professionali tramite un apposito bando. Le procedure verranno avviate il prima possibile, e secondo i calcoli il progetto dovrebbe partire per l’inizio del nuovo anno accademico (intorno a ottobre/novembre), o forse prima, magari a luglio, a seconda delle tempistiche dei bandi.

“Non possiamo che essere contenti di questo progetto – spiega Michela Agliati, rappresentante degli studenti e membro del cda -. Ci auguriamo che ci sia affluenza, e anche noi dovremo essere bravi a comunicare il progetto, ma potrebbe anche verificarsi un eccesso di domanda rispetto all’offerta dei quattro psicologi”.

Le ferite da ricucire, soprattutto negli ultimi due anni, sono tante e non lasciano indietro nessuno. Nemmeno gli studenti stranieri. Per questo gli psicologi che opereranno in ateneo dovranno possedere infatti tra le loro conoscenze anche quella della lingua inglese.

“È un bene che si sia pensato anche agli studenti stranieri, soprattutto in questo periodo. Considerata la pandemia, e anche la guerra in atto, un supporto psicologico è davvero una risorsa estremamente preziosa. C’è un clima di orgoglio per questo progetto – conclude Agliati -, anche da parte degli altri membri del cda, che ne hanno condiviso l’importanza fin da subito”.

Il percorso con gli esperti, che potrebbe essere ampliato in corso d’opera, dovrebbe garantire al momento cinque incontri a ciascuno studente, con la possibilità di ampliare il numero di sedute in base alle necessità.

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