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Il caso

San Giovanni Bianco: lavoratrici della mensa dell’ospedale senza stipendio da due mesi

Assunte dalla Siarc, azienda di ristorazione di Catanzaro. Con il concordato in corso, l’ASST non può intervenire

San Giovanni Bianco. Senza stipendio da due mesi e con l’azienda incaricata del servizio in amministrazione controllata.

È la grave situazione in cui si trovano le 12 lavoratrici del servizio mensa dell’ospedale di San Giovanni Bianco. “Sono ormai diversi mesi che abbiamo riscontrato ritardi nel ricevere lo stipendio – denuncia una delle lavoratrici, tutte con contratto part-time – e non abbiamo più alcun tipo di contatto con l’azienda. Oltre a ciò, ci è stato comunicato che non possiamo chiedere né ferie né permessi. Continuiamo a lavorare, ma la nostra situazione è seria, in molti fanno parte di famiglie monoreddito”.

Le lavoratrici sono assunte dalla Siarc (Società Industria Alimentari Ristorazioni Collettive), azienda di ristorazione di Catanzaro, che sino a fine 2022 ha l’incarico di gestire il servizio mensa del presidio ospedaliero della Valle Brembana. Azienda di ristorazione che, al momento, si trova in amministrazione controllata e che in questi mesi è già comparsa nella cronaca locale calabrese per diversi ritardi nei pagamenti degli stipendi ai propri dipendenti.

“Le difficoltà con Siarc si verificano purtroppo da anni, – spiega Cristina Guerinoni, funzionaria sindacale di Filcams Cgil Bergamo – erano in costante difficoltà nel rispettare i tempi di pagamento degli stipendi. Ad inizio appalto, il pagamento avveniva il 10 del mese. In maniera unilaterale, poi, il giorno del pagamento è stato sempre rinviato. Siarc si era sempre lamentata di vantare diversi crediti con committenti che pagavano in ritardo, in particolare nella zona di Catanzaro. Per questo, l’ASST si è sempre preoccupata di anticipare i pagamenti alla ditta. Negli ultimi mesi, poi, sono arrivate notizie che palesavano la difficile situazione dell’azienda. Ad esempio, un possibile debito pregresso di 643mila euro dovuto al comune di Catanzaro, il quale avrebbe attivato la procedura di riscossione coatta del proprio credito”.

Mentre nel Sud Italia la Siarc registrava ritardi nei pagamenti degli stipendi di 6-8 mesi, a San Giovanni Bianco la ASST, come da normativa, si è subito mobilitata per procedere con il pagamento degli stipendi delle lavoratrici della mensa ospedaliera.

Mensa San Giovanni Bianco stipendio

“Il 21 aprile però viene comunicato che Siarc aveva fatto richiesta di concordato in bianco, situazione che ha bloccato anche le iniziative dell’ospedale – spiega Guerinoni – In questo caso, serve la nomina di un commissario per capire come procedere al pagamento degli stipendi. Un’ eventualità che ad oggi risulta poco probabile, perché, con l’avvio di un concordato, il pregresso viene congelato. Debiti e crediti (quindi anche gli stipendi di febbraio e marzo delle lavoratrici) vengono bloccati. Ad oggi, l’unica speranza è che Siarc il 16 maggio provveda al pagamento degli stipendi di aprile”.

Una situazione in stand-by quindi fino a metà maggio, quando si potrà capire meglio come potrà proseguire la procedura di concordato.

“Dobbiamo riconoscere che sia da parte dell’ASST Papa Giovanni XXIII sia dalle lavoratrici stesse c’è stata la buona volontà di portare avanti la vicenda e chiuderla con un esito positivo – dichiara ancora Guerinoni – Speriamo che tutto si possa concludere nel più breve tempo possibile, con l’uscita di SIARC dall’appalto”.

Nonostante la difficile situazione, infatti, lavoratrici e ospedale Papa Giovanni si stanno prodigando affinché non si interrompa il servizio mensa all’interno dell’ospedale di San Giovanni Bianco. “I pasti somministrati ai pazienti dell’ospedale di San Giovanni Bianco non sono a rischio – comunica in una nota l’ASST. – Nonostante le difficoltà economiche che hanno coinvolto l’azienda che ha in appalto il servizio mensa dell’ospedale, i degenti (da 50 a 70), continueranno a poter contare su pasti caldi serviti direttamente nelle camere e negli orari prestabiliti. La direzione dell’ospedale sta infatti facendo il possibile per trovare una soluzione alla vicenda riguardante l’azienda incaricata di gestire il servizio mensa dell’ospedale di San Giovanni Bianco fino a fine 2022.

Il dialogo tra la direzione dell’ospedale e l’azienda è continuo. La direzione dell’ospedale, inoltre, sta vagliando tutte le opzioni possibili per dare continuità al servizio e ai dipendenti della società. Nell’attesa, come soluzione temporanea, le derrate alimentari vengono inviate dalla sede dell’ospedale a Bergamo a San Giovanni Bianco dove continuano ad operare i dipendenti della ditta. Se le condizioni giudiziali lo consentiranno e il commissario sarà d’accordo, l’Asst Papa Giovanni XXIII conferma la massima disponibilità nel contribuire a trovare una soluzione definitiva”.
Al momento, quindi, serve che il Tribunale nomini il Commissario giudiziale che dovrà valutare il piano di concordato preventivo, per evitare il fallimento e studiare un piano di rientro del debito. Affinché possa iniziare il piano di concordato, però, Siarc il 16 maggio deve procedere con il pagamento degli stipendi di aprile. Lavoratrici del servizio mensa e ASST restano in attesa di una soluzione rapida e positiva della vicenda.

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