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La panoramica

Non solo cerimonie istituzionali: concerti, spettacoli e camminate per il 25 aprile

Tra gli appuntamenti spicca "Liberi di cantare e ballare", che tra le band vedrà esibirsi sotto i portici di Palazzo della Ragione i Servi Disobbedienti

Bergamo. Il 25 aprile non ci saranno solo le manifestazioni e le cerimonie istituzionali. Per celebrare la Festa della Liberazione vengono organizzati spettacoli, concerti e momenti di ritrovo ispirati ai temi della Resistenza.

Tra gli appuntamenti spicca “Liberi di cantare e ballare”, che tra le band vedrà esibirsi sotto i portici di Palazzo della Ragione i Servi Disobbedienti.

Ecco la panoramica degli eventi a tema promossi a Bergamo e in provincia.

BERGAMO

Dopo due anni di stop forzato, lunedì 25 aprile ai portici di Palazzo della Ragione torna “Liberi di cantare e ballare”. Dalle 16 alle 21 saliranno sul palco: Servi Disobbedienti, Malaleche, Gotto Esplosivo e Circo Stanza.
Gli organizzatori spiegano: “Se da 77 anni viviamo nella democrazia e in libertà lo dobbiamo agli uomini e alle donne che nel 1945 ci hanno affrancato dal nazifascismo.
Ricordarlo è un dovere. E può diventare anche un piacere.
Liberamente ispirati all’idea semplice e geniale che ebbe Antonio Greppi, il sindaco della Liberazione di Milano: invitò i suoi concittadini a ringraziare i partigiani nel modo più naturale e spontaneo: ballando e cantando”.

PROVINCIA

Lunedì 25 aprile torna la camminata sulle tracce della Resistenza. Quest’anno si può mantenere la promessa di camminare il 25 aprile nei boschi del nostro territorio per festeggiare insieme la Festa della Liberazione al monumento dei partigiani caduti nella fuga dopo l’assalto a Villa Masnada. L’evento, che vede impegnata l’associazione Sotto Alt(r)a quota”, è organizzato con la partecipazione di ANPI Colli di Bergamo e il supporto de La Popolare Ciclistica.
Saranno quattro i luoghi dove ci si potrà ritrovare per poi camminare insieme all’interno del bosco del Parco dei Colli e raggiungere, attraverso sentieri e piste ciclabili, il monumento:
– alle 15 a Mozzo, Municipio, piazza della Costituzione;
– alle 15 a Villa d’Almé, Municipio, via Locatelli Milesi;
– alle 15.30 a Ponteranica, piazzale mercato, via Valbona;
– alle 16.30 arrivo previsto al monumento ai partigiani nel cuore del Parco dei Colli.
Si consigliano abbigliamento e scarpe comodi.
Per l’occasione, “Sotto alt(r)a quota” installerà l’opera comunitaria “Il panno bianco”. Si potrà ascoltare il racconto della vicenda partigiana e si svolgerà un concerto di musica a cura del Finisterre Trio (Luca Brambille – chitarra; Roger Rota – sassofono; Luca Mazzola – percussioni).
Le celebrazioni del 25 aprile 2022 saranno anche l’occasione per presentare “(Paro)la promessa”, il nuovo progetto comunitario di Sotto Alt(r)a Quota.
Trovi tutte le informazioni per partecipare sul sito internet dell’iniziativa qui: www.memoriapartigiana.it

In occasione del prossimo 25 Aprile Festa della Liberazione Honio Teatro, in collaborazione con Anpi Valgandino e Circolo Fratellanza Arci, presenta lo spettacolo teatrale “Il volo delle farfalle” su testo e con regia di Piero Marcellini. Andrà in scena domenica 24 aprile alle 21 al Circolo Fratellanza di Casnigo.
Sarà l’occasione per immaginare la vita delle “uniche vere volontarie della Resistenza”, le donne.
Infatti se per gli uomini in età adulta fu una scelta obbligata, combattere per la Repubblica di Salò o arruolarsi nei Partigiani, l’impegno delle donne fu totalmente volontario e perciò ancor più ammirevole verso i rischi che comportava. La rappresentazione ci farà cogliere l’importanza del ruolo delle donne nella Resistenza, complementare a tutti gli effetti a quello degli uomini per la possibilità di portare informazioni, offrire rifugi, assicurare cure ed assistenza ai partigiani in armi. Queste donne vanno oltre l’immaginario tradizionale che le voleva ubbidienti, timide, al massimo consolatrici, ma sempre tra le pareti domestiche. Nel momento in cui aprirono le porte delle loro case per offrire cibo ed abiti ai soldati sbandati dopo l’8 settembre, impararono ad avere coraggio, a decidere da sole, a mettere a repentaglio la propria vita per una nuova idea di patria e di società. Molte di loro furono arrestate, torturate, uccise: staffette fondamentali per quanto conoscono, per le armi che trasportano, per i diversivi che seppero creare per confondere il nemico. Dopo la Liberazione, per la loro determinazione e per la loro forza verrà loro riconosciuto il diritto di voto: saranno presenti nella vita politica della repubblica appena nata, già a partire dall’Assemblea Costituente, con il compito di partecipare alla stesura della Carta Costituzionale.

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