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Astino

Bergamo, cuore verde d’Europa nel segno del paesaggio

Astino ospiterà il Forum sul Paesaggio organizzato dal Consiglio d’Europa, in programma il 28 e il 29 aprile: 12 gli Stati partecipanti

Bergamo. Sarà la suggestiva cornice del monastero millenario di Astino, dove la mano dell’uomo ha dialogato nei secoli con la natura circostante, trasformandola e valorizzandola al tempo stesso, a ospitare il 28 e il 29 aprile prossimi i lavori del prestigioso “Forum delle selezioni nazionali della 7a Sessione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa”.

Si tratta di due giornate di studi ad alta specializzazione organizzate a Bergamo dal Consiglio d’Europa in collaborazione con Ministero della Cultura – MiC e Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo – MIA e con il patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio d’Europa.

Un Forum, questo del Consiglio d’Europa, che ha individuato nel monastero di Astino, parte del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, la sede perfetta per l’evento e che proietta Bergamo a un ruolo di primo piano sia a livello nazionale che internazionale nella tutela del paesaggio.

È infatti grazie al progetto “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” che Bergamo ha vinto l’ultima edizione del Premio Nazionale del Paesaggio 2021 ma anche, in rappresentanza dell’Italia, di quello Europeo 2020-2021 (Landscape Award of the Council of Europe) assegnato dal Consiglio d’Europa. Un riconoscimento che premia la città orobica alla vigilia di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 e che insieme la proietta in un futuro dal respiro europeo con la presentazione – durante le giornate del Forum – di un Centro Internazionale di Studi e di Ricerca sul Paesaggio che avrà sede proprio ad Astino.

I PROTAGONISTI DEL FORUM

A rendere prestigioso e altamente qualificato il Forum di Astino sarà la presenza di tutti gli Stati finalisti dell’ultimo Landscape Award che per il biennio 2020-2021 ha visto la vittoria dell’Italia con il progetto di Bergamo su Astino, divenendo quindi la sede ospite dell’incontro promosso dal Consiglio d’Europa.

I 12 Stati presenti che animeranno la due giorni di lavori saranno impegnati ad illustrare i rispettivi progetti vincitori dei loro premi nazionali e, oltre all’Italia, saranno: Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Svizzera e Turchia.

Ad aprire i lavori – giovedì 28 aprile 2022 – ci sarà un parterre d’eccezione: Maguelonne DejeantPons, rappresentante del Segretariato generale del Consiglio d’Europa, Convenzione del Paesaggio del Consiglio d’Europa; il sindaco di Bergamo Giorgio Gori; Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia; Federica Galloni, direttore generale per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del Ministero della Cultura; Fabio Bombardieri, presidente MIA e Vittorio Rodeschini, presidente Arketipos e consigliere di Fondazione MIA; Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo; Gilles Rudaz, presidente della Conferenza del Consiglio d’Europa della Convenzione del Paesaggio del Consiglio d’Europa; nel pomeriggio Barbara Toce, vicepresidente del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa e membro della giuria indicato dal Congresso del Consiglio d’Europa che ha preso in esame i progetti del Landscape Award 2021.

 

astino (foto Antignati)
Astino, foto Antignati

 

Un centinaio di partecipanti altamente qualificati seguiranno le giornate di studi di Astino: il Forum, infatti, è rivolto a funzionari governativi, membri del comitato direttivo del Consiglio d’Europa, rappresentanti di ministeri, autorità locali e regionali, professionisti, accademici, nonché membri di organizzazioni governative e non governative, e altre persone che lavorano nel campo del paesaggio e dello sviluppo sostenibile, con le sue dimensioni ambientali, culturali, sociali ed economiche.

Il motivo di grande interesse rappresentato dal Forum consiste nella condivisione di idee e delle pratiche più illuminate elaborate da ciascuno Stato per migliorare i paesaggi in cui abitano le
popolazioni, nella convinzione che la loro valorizzazione contribuisca in maniera decisiva al benessere dei cittadini.

Questo pensiero è in linea con i valori della Convenzione Europea del paesaggio del Consiglio d’Europa, fautore del Forum, e che è organizzazione internazionale intergovernativa per la promozione della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto creata nel 1949 con sede a Strasburgo e che riunisce 47 Stati membri: tra i suoi obiettivi vi è infatti la promozione della dimensione territoriale dei diritti umani e della democrazia anche attraverso il miglioramento delle caratteristiche paesaggistiche circostanti le persone.

L’OSSERVATORIO SUL PAESAGGIO

Per la città di Bergamo, che con la sua esemplarità ha vinto per l’Italia il premio di Paesaggio d’Europa si annuncia un ruolo di primo piano in ambito nazionale e internazionale, candidandosi a diventare un centro di eccellenza europeo nell’ambito del paesaggio. Durante il Forum, infatti, verrà presentato un Protocollo per la creazione di un Osservatorio del Paesaggio sottoscritto da Fondazione MIA, Comune di Bergamo, Regione Lombardia, Università degli studi di Bergamo e Associazione culturale Arketipos, che avrà sede ad Astino negli spazi del Castello dell’Allegrezza.

Fondamentale, nel progetto dell’Osservatorio del Paesaggio, saranno le attività di ricerca e lo studiodi quelle idee direttamente sperimentabili sul campo attraverso un approccio multidisciplinare.

Altrettanto significativa sarà l’attività di formazione che si articolerà in diversi filoni, a partire da percorsi di alta formazione universitaria (quali corsi di formazione specialistica, corsi di perfezionamento e master), nonché di attività culturali e formative inserite in un’altra manifestazione fiore all’occhiello per Bergamo, qual è il “Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio” promosso dall’Associazione culturale Arketipos e dal Comune di Bergamo.

E così dunque quell’avventura umana straordinaria e millenaria, che portò un giorno lontano i monaci vallombrosani ad abitare e plasmare la Valle di Astino, si presenta oggi non solo come paesaggio unico da custodire nel suo delicato equilibrio, ma si offre soprattutto come testimone da passare alle generazioni future insieme a quel patrimonio di valori che riconoscano e indicano Bergamo quale esempio da studiare e imitare.

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