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Il progetto

L’attesa è finita: ecco la ciclopedonale Curno-Ponte San Pietro e la passerella sul Quisa fotogallery

Dopo anni di lavoro e grande sinergia tra i Comuni coinvolti, sabato 23 aprile si inaugura il nuovo percorso che si inserisce nel più ampio progetto della ciclovia del Basso Brembo

Ponte San Pietro. Per anni le amministrazioni comunali ci hanno lavorato a stretto contatto, consapevoli che un patrimonio naturale di questo tipo, a ridosso della città, è merce sempre più rara e preziosa: ora, finalmente, Ponte San Pietro e Curno saranno collegati da una pista ciclopedonale che si snoda lungo il corso del fiume Brembo, impreziosita da una passerella artificiale che consente di attraversare in sicurezza il torrente Quisa e di chiudere un anello ben più ampio.

L’inaugurazione (condizioni climatiche permettendo) è in calendario per sabato 23 aprile, ma già durante le festività pasquali qualcuno ha approfittato per scoprire il nuovo percorso che dall’Isolotto di Ponte San Pietro conduce alla Marigolda e alla Roncola di Treviolo, con la possibilità di prolungare verso Dalmine, Osio Sotto e arrivare anche fino a Milano.

È l’ennesima dimostrazione di come il gioco di squadra, ma anche le idee e le volontà comuni, possano portare a realizzare progetti ambiziosi che abbiano ricadute positive non solo per gli abitanti dei territori sui quali sorge l’opera, ma anche per tutti gli amanti della natura e dello sport all’aria aperta.

Inserita nel progetto più ampio della ciclovia del basso Brembo, la nuova ciclopedonale ha avuto un iter piuttosto lungo e complesso: “Buona parte delle aree su cui insiste erano di proprietà privata – spiega il sindaco di Curno Luisa Gamba – Quindi abbiamo dovuto raggiungere un accordo bonario con i proprietari per completare l’opera. Il nostro territorio desiderava da sempre questo intervento, ripristinando un percorso che circa 20-25 anni fa era possibile fare tranquillamente: poi sono state inserite delle barriere che interrompevano il tragitto dalla Roncola di Treviolo all’Isolotto. Nel 2010, poi, è nato il comitato ‘Curno per il parco del Brembo’, del quale sono stata anche presidente prima di essere eletta: da sempre si è battuto per rendere questa bellissima area del paese accessibile a tutti. Purtroppo siamo famosi solo per i centri commerciali, ma Curno è anche questa. Al progetto hanno lavorato intensamente amministrazioni comunali, comitati, privati: ora non ci resta che viverlo al pieno delle sue potenzialità, nella speranza che venga rispettato fino in fondo e conservato così come è. Un gruppo di giovani si è già attivato e proposto per fare un’attività di sensibilizzazione, contro l’abbandono dei rifiuti e per preservare l’ambiente. Un bel segnale”.

Il Comune di Curno ha messo a disposizione 283mila euro per il progetto della pista ciclopedonale, ai quali si sono aggiunti 11mila euro stanziati dal Bim.

Per la passerella, invece, la soluzione realizzata prevede un ponte a travi reticolari, con le scarpate esistenti che sono state protette e rafforzate da scogliere di massi ciclopici: una struttura che evita di dover letteralmente guadare il Quisa, come accadeva prima che venisse ultimata. Costata 250mila euro, divisi equamente tra i due Comuni, ha visto anche la partecipazione del Bim per altri 30mila euro: sarà intitolata a Cristina Rota e Carlo Sangalli, entrambi impegnati a vario titolo e in momenti anche differenti a livello sociale, associativo e amministrativo nella comunità di Ponte San Pietro, dove hanno vissuto con la propria famiglia, sono stati accomunati dalla medesima esperienza all’interno dei comitati civici “Altra Ponte” e “Gruppo Amici dell’Isolotto” dei quali sono stati per un decennio tra i promotori e animatori più attivi.

“È un sogno che finalmente diventa realtà grazie ad un vero e proprio gioco di squadra che negli ultimi anni ha coinvolto e sta coinvolgendo le Amministrazioni comunali, i comitati civici, le associazioni di promozione del territorio e i cittadini sempre più consapevoli dell’importanza di valorizzare una bellissima area naturalistica a pochi passi da casa che merita di essere riscoperta e vissuta – commenta il sindaco di Ponte San Pietro e vicepresidente della Provincia di Bergamo Matteo Macoli -. La passerella sul Quisa rappresenta uno snodo fondamentale per poter dare finalmente forma a un collegamento sostenibile del basso corso del fiume Brembo che da Ponte porta a Curno, Treviolo, Dalmine, Osio, Filago e viceversa: se ne parlava da tanto tempo, ora questa bella idea si sta concretizzando. L’opera costituisce inoltre il primo tassello di un più generale rilancio del parco naturalistico ed agricolo dell’Isolotto che infatti è già in corso: sempre più cittadini, famiglie, camminatori, podisti e cicloamatori hanno preso l’abitudine di viverlo e frequentarlo, all’aria aperta, in compagnia anche degli amici a quattro zampe o attratti dai prodotti della locale azienda agricola. Tale positiva evoluzione la rincorrevamo da tempo: ora dobbiamo continuare uniti su questa strada virtuosa”.

Tra i più soddisfatti anche il sindaco di Treviolo e presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, che vede così realizzarsi un’ipotesi avanzata tre anni fa: “Nel 2019 a Treviolo avevamo ampliato il Parco Callioni della Roncola riconsegnando alla cittadinanza circa 35.000 metri quadrati nella zona dell’ex frantoio e un nuovo itinerario ciclopedonale che raggiungeva proprio il confine del comune di Curno dove ora ci si collegherà. L’idea che stava alla base di quella scelta strategica era proprio di dar continuità e poter poi proseguire il percorso sul territorio di Curno e giungere fino a Ponte San Pietro e all’Isolotto. Mi complimento quindi con le vicine amministrazioni di Curno e Ponte San Pietro per l’obiettivo raggiunto che consentirà di valorizzare ulteriormente e far riscoprire alla popolazione queste belle aree naturalistiche lungo il fiume Brembo a due passi dai centri abitati eppure immerse nella natura: si tratta di un tassello importante non solo locale ma anche a livello provinciale per quella ‘greenway del Brembo’ che proseguendo a sud ci porta invece a Dalmine, e anche oltre, o viceversa. La collaborazione tra i nostri comuni limitrofi è fondamentale e solo così si possono ottenere risultati concreti”.

Anche Regione Lombardia ha guardato con interesse al lavoro sinergico tra i Comuni: “Il percorso ciclopedonale naturalistico e la nuova passerella diventano una pietra miliare nel più ampio obiettivo di dare la possibilità ai cittadini di vivere al meglio le aree verdi del proprio territorio – conclude Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile -. Le ricadute positive superano i confini dei Comuni interessati: si tratta di opere che attirano e favoriscono il turismo, sempre più interessato all’aspetto green e alla mobilità dolce. Regione ne è consapevole, e supporta anche con ingenti finanziamenti la realizzazione di piste ciclabili e percorsi ciclopedonali: per il progetto del parco ricreativo agricolo dell’Isolotto, inoltre, abbiamo stanziato un milione di euro del Piano Lombardia e così il polmone verde che si affaccia sul Brembo sarà restituito ai cittadini”.

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