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Il caso

A Parma in autostrada? Entrare a Bergamo invece che a Seriate vi costa 5 euro in più

Il sistema di calcolo automatico del pedaggio considera più vantaggioso, in termini di "brevità" del tragitto, il passaggio dalla Tangenziale Est Esterna di Milano e quindi addebita all'automobilista quel costo: anche se, nella realtà, si raggiunge la città emiliana passando da Brescia

Il caso è più unico che raro, ma la scelta del casello di ingresso dell’autostrada A4 tra Bergamo e Seriate potrebbe farvi risparmiare cinque euro se le vostre destinazioni finali sono Parma o Reggio Emilia.

La dimostrazione nella segnalazione di un nostro lettore, che per questioni lavorative si è dovuto recare a Parma: 16,50 euro la sua spesa per il viaggio d’andata, iniziato da Bergamo, mentre al ritorno, con l’uscita a Seriate, 11,50 euro. Il tutto sulla stessa identica tratta, transitando per la A21.

Esattamente cinque euro in più per coprire una distanza di otto chilometri, che se percorsa singolarmente costa 60 centesimi. 

Ciò che da subito è apparso chiaro anche al nostro lettore era che le tariffe venissero calcolate indipendentemente dall’effettivo tragitto percorso. 

Sul proprio sito ufficiale Autostrade per l’Italia non chiarisce il dubbio: “Per ottenere l’importo da pagare il cliente deve moltiplicare la tariffa unitaria, per i chilometri, considerando che oltre ai chilometri tra casello e casello sono conteggiati, e ciò fin dalla data di apertura al traffico, i chilometri degli svincoli, delle bretelle di adduzione e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello che sono stati costruiti e sono gestiti dalla concessionaria. All’importo così ottenuto si deve aggiungere l’IVA (22%) ed applicare l’arrotondamento, per eccesso o per difetto, ai 10 centesimi di euro”.

Da tenere presente ai fini del calcolo, in aggiunta, le caratteristiche dei tratti autostradali percorsi (se di pianura o di montagna) e se il tragitto insiste su percorsi gestiti da concessionarie differenti.

Ma allora, cosa determina un costo così maggiorato sulla tratta Bergamo-Parma rispetto alla Seriate-Parma? 

Di fatto il sistema di calcolo automatico del pedaggio, come si può verificare dall’apposito servizio messo a disposizione sul sito di Autostrade, si basa sul tragitto più breve in termini chilometrici che nel caso specifico, partendo da Bergamo, risulta essere quello che prevede il passaggio dalla A58 Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM).

Più breve, sì, ma non più economico: per i 158 chilometri di autostrada che dividono i due caselli, infatti, il calcolatore prevede un esborso di 15,90 euro, mentre “forzando” il passaggio dalla A21 e Fiorenzuola i chilometri autostradali sono 166, ma il costo del pedaggio scende a 11,90 euro (gli 11,30 euro per la Seriate-Parma a cui si aggiungono i “normali” 60 centesimi della tratta Bergamo-Seriate ndr).

autostrada bergamo-parma
Il calcolo automatico del pedaggio tra Bergamo e Parma

 

autostrada bergamo-parma
Il pedaggio calcolato sulla base dell'effettivo percorso seguito, 'forzando' il passaggio da Brescia

Di fatto, dunque, a prescindere dal suo effettivo utilizzo, il pedaggio viene calcolato come se l’automobilista percorresse la TEEM.

La problematica era nota e già nel 2018 era stata oggetto di un’interrogazione presentata dal deputato bergamasco della Lega Daniele Belotti all’allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: a farla emergere era stato l’esodo di massa dei tifosi atalantini diretti al Mapei Stadium, dove i nerazzurri in quegli anni disputavano le partite casalinghe di Europa League.

Le comitive partite dal casello cittadino si erano viste addebitare un pedaggio di 17,70 euro, chi invece aveva optato per Seriate aveva sborsato solo 12,60 euro.

“Alla mia interrogazione l’ex ministro Toninelli non ha mai risposto – commenta Belotti – Più disponibile era stata società Autostrade, che mi aveva confermato la singolare anomalia di questa tratta, forse unica in Italia, ma sicuramente la più clamorosa data la differenza di prezzo. Da colloqui intercorsi, avevano detto che la tecnologia sulla rete autostradale di loro gestione non consentiva ancora di operare un controllo delle targhe tramite dei varchi che possano testimoniare l’effettiva tratta percorsa. Ricordiamoci che le concessioni sono differenti: sulla Piacenza-Brescia c’è un concessionario, sulla TEEM un altro e sulla A4 un altro ancora. Evidentemente nulla è cambiato, quindi riporterò il caso all’attenzione dell’attuale ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini“.

Contattata sul caso specifico, per comprendere se le motivazioni dell’anomalia siano ancora le stesse e se siano in corso evoluzioni tecnologiche che permettano di superarla, Società Autostrade non ha ancora fornito alcuna risposta.

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