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Interrogazione parlamentare

Treno per Orio, Dori: “Non è vero che soddisfa le esigenze del territorio” video

Il deputato bergamasco di Europa Verde – verdi europei: “Invito la commissaria straordinaria, Vera Fiorani, a confrontarsi direttamente con il Comitato di Boccaleone, con Legambiente Bergamo e con Italia Nostra”

“Ho depositato una nuova interrogazione parlamentare per porre nuovi quesiti ai ministeri della transizione ecologica, delle infrastrutture e mobilità sostenibili e della cultura relativamente al progetto del collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Orio al Serio e Bergamo. Nel marzo 2021 avevo già depositato una prima interrogazione a cui però i ministeri non hanno dato risposta, chiedendo di quantificare i costi e i tempi di realizzazione della proposta del semi-interramento di una parte del tracciato ferroviario, come elaborata dal comitato del quartiere di Boccaleone nell’ambito del loro progetto Ricuciamo Bergamo”, afferma il deputato bergamasco di “Europa Verde – verdi europei”, Devis Dori.

Illustrando le motivazioni che lo hanno spinto ad attivarsi, il parlamentare specifica: “La settimana scorsa RFI (Rete ferroviaria italiana, ndr) ha annunciato di aver concluso la conferenza dei servizi e nel comunicato stampa avrebbe affermato che il progetto “soddisfa le richieste del territorio”. Invito, quindi, la commissaria straordinaria, Vera Fiorani, a confrontarsi direttamente con il Comitato di Boccaleone, con Legambiente Bergamo e con Italia Nostra – sezione di Bergamo, in modo da appurare se tale affermazione corrisponde al vero, cioè se il progetto con le modifiche annunciate corrisponde effettivamente alle loro richieste. Nel comunicato stampa RFI avrebbe anche annunciato di aver recepito le condizioni poste dal ministero della cultura nel suo parere tecnico nell’ambito della procedura di VIA: circostanza tutta da verificare e che, comunque, non potrà prescindere dall’attesa Valutazione di impatto ambientale del Mite”.

“In ogni caso – prosegue Dori – la conferenza dei servizi si sarebbe chiusa in assenza della valutazione di impatto ambientale del MiTe. A oggi, peraltro, non si conoscono le tempistiche con le quali il MiTe trasmetterebbe la VIA. Per questo motivo mi sono rivolto direttamente al Mite per avere chiarezza in merito. Ad ogni modo, non sarebbe accettabile che la commissaria proseguisse con l’iter autorizzativo del progetto in assenza della VIA del MiTe. Rfi, infatti, ha sempre affermato di poter procedere con l’iter perché la VIA verrà resa sul progetto originario e non su quello definitivo: anche su questo aspetto attendo la conferma del ministero”.

Alla luce di tutto questo, il deputato aggiunge: “Va tenuto in considerazione l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime degli ultimi mesi, che potrebbe far lievitare notevolmente il costo finale dell’opera: i fondi previsti per la realizzazione del progetto, cioè 170 milioni di euro, saranno sufficienti? È sempre bene ricordarsi che si tratta di fondi pubblici, di tutti i cittadini, anche dei residenti di Boccaleone, e che, pertanto, ogni passo va svolto con prudenza. È quindi necessario che RFI quantifichi immediatamente e in modo trasparente a quanto ammonterebbe oggi il costo di realizzazione dell’opera. Se non si vuole effettuare questa stima, significa che non c’è trasparenza. Vorremmo evitare di scoprire, magari tra due o tre anni, a lavori iniziati, che i fondi a disposizione sono insufficienti per concludere il progetto. A quel punto ci troveremmo a un bivio comunque doloroso: richiedere ulteriori ingenti somme aggiuntive di fondi pubblici o abbandonare un progetto incompiuto su un territorio ormai costellato di cantieri non conclusi. In ogni caso un fallimento della politica”.

Infine, Devis Dori: “Auspico quindi che qualsiasi ulteriore passo venga svolto con lungimiranza per evitare uno spreco di denaro pubblico: se, infatti, già oggi ci si rendesse conto che l’infrastruttura, per mancanza di tempi sufficienti o di fondi, non potrebbe mai essere completata, sarebbe necessario fermarsi immediatamente e ripensare da capo il progetto”.

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