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Confai Bergamo

L'analisi

Confai, assemblea annuale. Il presidente Bolis: “Premiare le iniziative di filiera”

Il numero uno della sezione di Bergamo: "E concentrare le risorse in attività ad alto valore aggiunto"

Una politica agricola nazionale che sappia premiare adeguatamente le iniziative di filiera e concentri le risorse disponibili su attività imprenditoriali ad alto valore aggiunto, puntando su efficienza produttiva e sostenibilità ambientale: queste le principali linee guida emerse nel corso dell’assemblea provinciale di Confai Bergamo, tenutasi ieri a Grassobbio.
“Dopo aver celebrato per due anni consecutivi la nostra assemblea annuale in modalità a distanza – ha esordito Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia -, con una certa soddisfazione ci troviamo oggi riuniti in un contesto di maggiore normalità, benché costantemente accompagnati da un senso di precarietà dovuto non solo alla transizione post pandemia, ma anche all’incertezza delle prospettive internazionali”.
Nella parte iniziale della propria relazione il presidente provinciale ha tracciato un quadro delle preoccupanti condizioni in cui si trovano ad operare le imprese del settore primario. “Ora che la situazione sanitaria è sensibilmente migliorata, stiamo affrontando una nuova emergenza globale come conseguenza del conflitto tra Russia e Ucraina”, ha ricordato Bolis, aggiungendo che “l’impatto dei rincari energetici si fa notare in quasi tutti i comparti, dalla zootecnia, con l’aumento del costo di essiccazione dei foraggi, all’ortoflorovivaismo, alle prese con i costi ormai proibitivi di riscaldamento delle serre,  e ancora, all’intera filiera dell’agricoltura multifunzionale legata alla vendita diretta, nella quale il caro energia ha inciso su più voci del conto economico”.
In materia di seminativi – hanno sottolineato i tecnici dell’associazione – uno degli aspetti più preoccupanti è stato il perdurare delle alterazioni climatiche, così come già era successo nelle annate 2019 e 2020. Anche nel 2021, l’agricoltura bergamasca e lombarda hanno subito le conseguenze di una progressiva tropicalizzazione del clima, in atto da tempo, con le problematiche che il fenomeno comporta nelle fasi di semina, sviluppo e raccolta. In effetti, solo la perizia degli operatori agricoli e agromeccanici e la corretta gestione delle operazioni colturali ha consentito di mitigare l’impatto di eventi climatici spesso imprevedibili, salvando le produzioni dell’annata 2021. Nello stesso tempo, la prolungata mancanza di precipitazioni di inizio anno ha creato non pochi problemi in fase di gestione e programmazione in relazione alla campagna 2022, confermando il ripetersi di una siccità invernale ormai divenuta strutturale.
Una parte dei lavori assembleari è stata dedicata ad una riflessione sul possibile ruolo della nuova politica agricola europea (Pac) ai fini di una reale ripresa del settore. “In questo scenario – ha fatto notare Enzo Cattaneo, direttore di Confai Bergamo –  uno strumento essenziale di recupero della competitività delle piccole e medie imprese agricole deve essere ravvisato nei servizi del contoterzismo agrario. Se vogliamo che le piccole realtà locali possano continuare a svolgere un ruolo nell’ambito di un’agricoltura sempre più globalizzata, è indispensabile che la nuova Pac valorizzi al massimo l’apporto delle imprese agromeccaniche, vero motore di un’agricoltura collaborativa in grado di indurre una forte razionalizzazione nei processi e nei costi di produzione”.
Per ottenere questo risultato, molto dipenderà da come la stessa Pac sarà declinata nei differenti contesti regionali per mezzo dei prossimi programmi di sviluppo rurale. “A livello normativo le premesse ci sarebbero – ha evidenziato Cattaneo – , considerando che la prossima politica agricola comune lascerà una certa libertà ai governi e margini abbastanza ampi in termini di applicazione a livello nazionale e regionale. La possibilità di innescare processi virtuosi a livello territoriale  dipenderà pertanto, in misura molto maggiore che in passato, dalla volontà politica dei rappresentanti istituzionali”.
Ai lavori dell’assise ha partecipato anche Roberto Guidotti, in rappresentanza del servizio tecnico della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI), il quale ha posto l’accento sulla situazione del tutto inattesa nella quale inizierà ad operare la nuova Pac. “Nata in un periodo in cui sembravano non esserci difficoltà in termini di produzione alimentare – ha osservato Guidotti -, la nuova politica agricola dell’UE entrerà invece in vigore in un contesto radicalmente mutato e assai difficile in cui, a livello planetario, circa 800 milioni di persone potrebbero passare in tempi brevissimi dalla malnutrizione alla fame, come dimostrano i dati recentemente diffusi dalla FAO”.
Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, ha ribadito  l’importanza di investire su iniziative imprenditoriali improntate alla sostenibilità, al fine di conciliare la ricerca della redditività con la protezione dei diritti delle generazioni future. È intervenuto a sua volta il coordinatore di Confai Lombardia, Sandro Cappellini, ricordando che tra le azioni sindacali che l’organizzazione sta realizzando a livello regionale e nazionale vi è quella della richiesta di una proroga trimestrale del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio, necessaria affinché il provvedimento, di per sé apprezzabile, possa risultare veramente efficace.
Durante la parte privata dell’assemblea si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali per il prossimo quadriennio. In riferimento agli aspetti di gestione interna dell’organizzazione, si è inoltre dato conto dell’avvenuto ampliamento con ristrutturazione della sede, così come della costituzione, a fianco della struttura associativa, di una società per la gestione dei servizi a favore dei soci. Tali innovazioni sono state accompagnate da un risultato economico positivo dell’esercizio 2021.
L’incontro si è concluso con l’attribuzione di uno speciale riconoscimento da parte di Confai Bergamo al suo direttore, Enzo Cattaneo, entrato in servizio ben 55 anni fa e artefice di un processo di sviluppo che ha portato l’associazione a diventare la prima del comparto a livello nazionale, non solo per numero di iscritti ma anche dal punto di vista economico e organizzativo.

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