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Amministrative 2022

Si candida a Curno per succedere alla mamma sindaco: “Spero di essere empatico come lei”

Il dopo Luisa Gamba ha il volto del figlio Andrea Saccogna che si candida con Vivere Curno

Curno. Non è raro vedere un figlio portare avanti l’impresa di famiglia. Lo è sicuramente di più se l’attività ereditata non è un’azienda, ma un comune.

Andrea Saccogna non ha paura di raccogliere il testimone di sua madre, Luisa Gamba, sindaco di Curno, e di candidarsi alla guida del paese. E non lo spaventano nemmeno le possibili critiche di essere ancora acerbo a 26 anni per farlo. “Non penso di essere troppo giovane – risponde in maniera secca e convinta Andrea -, e la cosa importante è che nemmeno la squadra pensa che sia così, al contrario l’ha visto come un valore. È bello che ci sia questa fiducia nel mettere davanti un giovane, è un bel segnale non solo per la lista ma per tanti giovani per provare a impegnarsi. Io mi sento pronto per candidarmi, altrimenti non lo farei. In questi anni mi sono fatto le ossa”.

Nel suo campo – quello della legge – è abituato a dare battaglia. Laureato in giurisprudenza, da tempo Andrea lavora in uno studio legale e a breve diventerà avvocato.

E di politica ne ha fatta parecchia. Non in un’amministrazione comunale, è vero, ma in università. “Ho cercato di impegnarmi per la comunità sin da piccolo, da quando al liceo sono stato rappresentante d’istituto fino all’università, dove ho gestito per diversi anni Uni+ (la lista di rappresentanza universitaria, ndr), sono stato nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico e per due anni nel Comitato regionale dei Rettori dove ho rappresentato gli oltre 300 mila studenti lombardi”.

Proprio quest’ultimo ruolo, dice, l’ha forgiato. “È una cosa che ti tempra. Lì si è tre studenti con sedici rettori. Da quell’esperienza mi porto ora di riuscire a parlare in un’assemblea con persone che hanno una forte competenza. Non ho paura di confrontarmi con nessun interlocutore: cittadini, associazioni, imprenditori”.

Un misto di esperienza e conoscenza: “Da un lato so gestire un gruppo, perché l’ho già fatto in università, e dall’altro, da laureato in giurisprudenza conosco i meccanismi della legge e so muovermi in ambito pubblico dove la legge la fa da padrona”.

In queste settimane sta studiando molto. Anche e soprattutto sulle orme di mamma Luisa. “Non c’è cosa di cui sia più orgoglioso. Quello che penso è che al di là della nostra relazione sia stata un grandissimo sindaco, Curno ha fatto davvero dei bei balzi in avanti. Luisa lascia un comune in ottime condizioni e un’eredità di stima”.

Di lei apprezza soprattutto onestà, generosità e una “dedizione assoluta alla causa, con ore e ore di instancabile lavoro”, però vorrebbe prenderne un aspetto in particolare. “Da mia madre spero di ereditare l’empatia e la capacità di relazionarmi alle persone con rispetto e ascoltando tutti, al di là di provenienza e idee politiche. È una persona che mette sempre i suoi interessi dietro quelli degli altri, e io vorrei riuscire a guardare sempre con la stessa lucidità quello di cui i curnesi hanno bisogno”.

Quando ha saputo dell’intenzione di suo figlio di candidarsi è rimasta stupita in positivo: “Non ha voluto intromettersi nelle discussioni del gruppo ma era contentissima e orgogliosissima. Mi ha detto che questa cosa la faceva stare bene, perché sicuramente in famiglia si è respirata anche la pesantezza di questi anni da sindaco, ma voleva dire che si erano respirate anche le cose belle ed era contenta di essere riuscita a trasmetterle e a farle germogliare nella mia voglia di buttarmi”.

Saccogna ha tanta energia e passione. E voglia di portare idee nuove. “Il percorso di crescita di Curno sta andando a gonfie vele, ma dopo due mandati c’è bisogno di rinnovamento e di nuova linfa, sia in termini di energia sia di sguardo, perché le sfide e gli scenari politici cambiano sempre. Vogliamo continuare il percorso di rilancio del territorio, in particolare con attenzione all’ambiente, sul quale si può fare di più. La cosa importante è che in questi anni si è creata una rete di relazioni umane che hanno fatto nascere molti servizi, soprattutto per gli anziani. Un po’ meno per i giovani”.

Da giovane ai giovani: è anche da questo aspetto che il candidato di Vivere Curno vuole ripartire. “Per la mia esperienza ho visto come si muove la mia generazione, come pensa e come si può coinvolgere. Spero che la mia candidatura possa essere distinta perché favorisce l’incontro inter-generazionale e per la capacità di collegare associazioni e parti nuove del paese. Vogliamo confrontarci con loro anche per scrivere insieme il programma. È il momento di creare una nuove reti oltre a quelle esistenti”.

Saccogna dovrà vedersela molto probabilmente con un centrodestra unito, ma non teme: “Al mio fianco ci sarà una squadra di amministratori esperti, con volti nuovi ma competenti. Non ho paura. Sentendo la fiducia del gruppo sono pronto a prendermi questo impegno”.

Poco importa, di nuovo, dell’età. “C’è gente che a 26 anni diventa genitore – scherza Andrea -. Io per un figlio non mi sento pronto”. L’implicito lascia poco spazio ai dubbi: per guidare Curno invece sì.

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