Non sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Ilaria Santini, la ragazza di 21 anni morta nel tragico frontale di lunedì pomeriggio lungo la statale 42, a Ceto (Bs). Il magistrato ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari.
Il funerale sarà celebrato giovedì pomeriggio alle 15 a Locate, frazione di Ponte San Pietro dove la giovane viveva – nelle villette a schiera di via don Foiadelli – con la mamma Emanuela Arrigoni, il papà Sergio, e due fratelli, Nicola e Davide.
Il feretro si trova nella chiesa del cimitero del paese, dove è stata allestita la camera ardente che da mercoledì è aperta alle visite di parenti amici.
La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli agenti della Polizia stradale di Darfo Boario Terme. Ilaria, per motivi ancora da chiarire, è uscita di casa dopo pranzo ed è salita a bordo della propria Fiat Cinquecento bianca in direzione della Valcamonica, forse per una gita pomeridiana.
Intorno alle 14,30 lungo la statale 42, a Ceto, nei pressi dell’uscita che conduce a Capo di Ponte, ha perso il controllo della vettura ed è andata a sbattere contro un camion che sopraggiungeva dalla direzione opposta.
Un impatto tremendo, con l’auto che è stata trascinata per decine di metri. Nulla hanno potuto fare i soccorsi: la ragazza è morta tra le lamiere. L’autista del camion è stato portato in ospedale sotto choc.
Nello zaino trovato a bordo della vettura di Ilaria, che avrebbe compiuto 22 anni il 28 aprile, c’erano solo libri e documenti. Si era diplomata all’istituto Mamoli di Bergamo, indirizzo socio-sanitario, e avrebbe voluto fare la maestra.
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