Bergamo. “C’è bisogno di fare sistema e di rivedere il sistema regionale quando si parla di sanità pubblica, perché la mancanza di medici di base e infermieri non è accettabile”. Tra i tanti temi cari a Niccolò Carretta, segretario regionale e consigliere regionale di Azione, non solo quelle delle case Aler e le grandi opere previste per il 2026, come il raddoppio della linea Ponte-Montello e il treno per Orio, ma anche la mancanza dei medici di base. Una piaga per la nostra città e per la nostra provincia, per un capoluogo che dovrebbe rendere merito, in termini di sanità, all’eccellenza lombarda. “Oggi abbiamo circa 1 cittadino su 10 che è sprovvisto di medici di base, questo non è altro che il frutto di scelte sbagliate sia a livello locale che nazionale, oltre che di una sanità iper ospedalizzata. Ad oggi parliamo di almeno 116 medici che mancano e 4 pediatri. Dovrebbe tornare ad essere una professione molto più attrattiva, anche investendo con più borse di studio”.
Sul tema delle case Aler racconta: “Il tema è particolare delicato e grave, soprattutto se parliamo delle abitazioni in città. Basti pensare che nel 2021, a fronte di 1057, solo 12 sono state evase, quindi su 89 domande, 12 sono state assegnate. Ma i problemi non finiscono qui, perché le dotazioni degli immobili sono vecchie e come tali necessitano di una serie di interventi importanti soprattutto in termini di manutenzione e quest’ultime vanno decisamente a rilento. Inoltre, non bisogna mai dimenticare che le Aler hanno, prima di tutto, una mission sociale che prevede la possibilità di un aiuto concreto ma anche rapido: purtroppo, a causa di una serie di impedimenti legislativi, le lungaggini sono all’ordine del giorno. Non solo, anche il tema del caro bollette non aiuta: i cittadini si trovano di fronte bollette spropositate per via di impianti obsoleti. In questo caso, il bonus del 110% è una grande risorsa. In questo senso stiamo anche cercando di installare impianti fotovoltaici”.
E sul raddoppio delle linea Ponte-Montello e treno per Orio: “Sono entrambi temi caldi, per i quali ho chiesto anche un’audizione dell’assessore Claudia Terzi in Regione. Ad oggi recrimino il fatto che manca una condivisione vera tra la città e la Regione che, di fatto, è il motore delle iniziative, l’ente che li finanzia. Sul tema del treno per Orio sono ancora di attesa di capire bene tutte le valutazioni fatte da un punto di vista tecnico e progettuale, senza mettere in discussione la bontà dell’opera. Mentre sul raddoppio della linea c’è una mozione approvata a mia prima firma alla commissione trasporto nel 2020 che chiedeva appunto la possibilità di usufruire di una rete metropolitana leggera a servizio dei cittadini. Non possiamo perdere l’occasione per offrire un nuovo servizio per collegare l’est con l’ovest della nostra città. Anche su questo non abbiamo ricevuto risposte”.
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