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Il punto del tifoso

Lipsia-Atalanta, una battaglia: per vincere a Bergamo servirà la bolgia del Gewiss Stadium

Nel complesso il risultato è giusto, con le due formazioni che non si sono mai risparmiate lungo l’intero arco della gara

Al termine di una gara di grandissima intensità fisica ed emotiva, l’Atalanta esce imbattuta dalla Red Bull Arena di Lipsia, rimandando così al match di Bergamo il discorso qualificazione alle semifinali di Europa League.

Che non fosse un impegno facile lo si sapeva sin dall’inizio, ma la formazione di Gasperini ha dovuto davvero sudare le proverbiali sette camicie di fronte ad una squadra che ha dimostrato tutta la sua forza.

I nerazzurri sono stati bravi nei primi 45 minuti a sfruttare l’occasione creata dal genio di Luis Muriel, che con un gioiello è riuscito a battere l’ungherese Gulàcsi. Ma allo stesso tempo sono andati spesso in difficoltà, anche e soprattutto a causa di alcune palle malamente perse che sarebbero potute costare molto care. Anche i legni della porta difesa da Musso – diciamolo – hanno aiutato i nostri a non subire più di una rete.

Nella ripresa ci sono stati diversi ribaltamenti di fronte, con occasioni per entrambe le formazioni. Musso è stato bravissimo nel respingere un rigore assegnato al Lipsia, ma poco dopo è dovuto capitolare per una sfortunata deviazione di Zappacosta.

La mezz’ora di match disputata da Zapata, subentrato a Muriel, ha consentito al panterone di tenere in apprensione la retroguardia avversaria: importantissimo il rientro del corazziere colombiano nello scacchiere del Gasp.

Nel complesso il risultato è giusto, con le due formazioni che non si sono mai risparmiate durante l’intero arco della gara, affrontandosi in un match molto atletico e corretto. Emozionante anche la cornice di pubblico della Red Bull Arena, dove i 1.600 tifosi atalantini hanno sostenuto i propri beniamini incitandoli a gran voce.

In questo quadro complessivamente positivo, le uniche note negative sono state i troppi palloni malamente persi dai nerazzurri, soprattutto nel primo tempo, e la prova largamente sotto tono di Matteo Pessina, da tempo inspiegabilmente incapace di esprimere le giocate alle quali ci aveva abituato.

Tra sette giorni si bissa con il ritorno a Bergamo: chi vorrà superare il turno, dovrà necessariamente vincere la gara. Il Gewiss sarà una bolgia.

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