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L'iniziativa

Seminari e borse di studio, Università di Bergamo: “Il nostro piano a sostegno del popolo ucraino”

L'ateneo rafforza il proprio sostegno alla popolazione ucraina con un piano di iniziative volte a favorire la formazione – di insegnanti e volontari – e la comprensione del complesso scenario in cui si inserisce il conflitto

Bergamo. L’Università degli studi di Bergamo, dopo essersi immediatamente attivata mettendo a disposizione le proprie competenze di mediazione linguistica e aderendo alla raccolta fondi “Un aiuto per l’Ucraina”, ha rafforzato il sostegno alla popolazione di nazionalità ucraina mettendo a punto un piano di misure e iniziative volte anche a favorire la formazione – di insegnanti e volontari – e la comprensione del complesso scenario in cui si inserisce il conflitto.

Conoscere e comprendere i risvolti della guerra in Ucraina, analizzandone le sfumature multidisciplinari: questo il fine ultimo della due giorni “Il conflitto Russo-ucraino: chiavi di lettura e spunti di riflessione”, in programma martedì 12 e giovedì 21 aprile, dalle 14.30 alle 17, rispettivamente presso la Sala Conferenze (Aula 5) in p.le S. Agostino, 2, e l’Aula Galeotti in via Dei Caniana, 2. I due incontri, resi possibili grazie alla corale e straordinaria disponibilità manifestata da numerosi docenti dell’Ateneo, sono aperti a tutti fino all’esaurimento dei posti in aula e accessibili da remoto.

“Il pacchetto di misure che abbiamo messo a punto – spiega il Rettore Sergio Cavalieri – costituisce una prima risposta all’emergenza e sarà costantemente implementato, in base alle richieste che stiamo accogliendo da docenti e studenti, dalle istituzioni e dal territorio. Sono moltissimi i gesti di solidarietà che stiamo registrando, forti anche degli scambi internazionali che legano l’Ateneo con tutto il mondo. L’obiettivo è poter dare una risposta concreta attraverso la formazione linguistica, il dialogo interculturale, la valorizzazione delle diversità, la conoscenza, nell’ottica di rappresentare un’identità forte e unita nella pace, agevolando l’integrazione sul territorio che ospita i rifugiati e nel nostro Ateneo che sta accogliendo studenti e docenti ucraini”.

L’offerta di contenuti è ampia, oltre che variegata: gli speech dei docenti spazieranno da tematiche giuridiche a storico-culturali, dal diritto si passerà all’ingegneria e all’economia, dalla pedagogia si arriverà alla linguistica. A introdurre e moderare i due incontri la Prorettrice all’internazionalizzazione Flaminia Nicora.

Lunedì 11 aprile si terrà invece l’iniziativa promossa dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali: un seminario aperto anche a docenti esterni all’Università, dedicato al tema dell’”Accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli”.

L’appuntamento, accessibile online tramite piattaforma Teams dalle 17.30 alle 19.00, prenderà in esame le procedure e le pratiche didattiche per il supporto linguistico ai profughi ucraini. Interverranno: Stefania Ambrosini – Tutor organizzatore Sfp, Andrea Pioselli – Dirigente Scolastico, I.C. Mazzi, Bergamo, Lidia Orisio – Referente per l’intercultura, I.C. Mazzi, Bergamo, Maria Chiara Pesenti – Ordinario di Slavistica, UNIBG, Roberta Grassi – Associato di Glottodidattica, UNIBG, Laura Sara Agrati – Associato di Didattica, UNIBG.

Mercoledì 13 aprile, alle 14, nella Sala Conferenze Sant’Agostino, il seminario “Violazione dei diritti umani nei contesti internazionali e nei contesti di guerra” vedrà la presentazione del volume a cura del Prof. Pietro Barbetta e Gabriella Scaduto “Diritti umani e intervento psicologico”, e un dialogo transdisciplinare con: Gianluca Bocchi, Alberto Brugnoli, Benedetta Calandra, Ivo Lizzola, Clara Mucci, Giuseppe Scaratti.

Il seminario, proposto dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali in collaborazione con la Cattedra Unesco in Diritti dell’Uomo e Etica della Cooperazione Internazionale e il corso di Laurea Interdipartimentale in Diritti Umani, Migrazioni e Cooperazione Internazionale, è aperto a tutti e accessibile sulla piattaforma Teams a questo link.

“A queste iniziative in sostegno della popolazione ucraina – aggiunge la prorettrice Nicora – si aggiungono le dieci borse di studio di cui beneficeranno studenti e docenti rifugiati per poter proseguire il proprio percorso universitario, a garanzia della continuità di studio e lavoro. Quattro borse – della durata di 5 mesi – sono destinate agli studenti, mentre le restanti sei – trimestrali e prorogabili – sono riservate al personale accademico”.

Sempre in aiuto ai rifugiati, UniBg è tra i trentatré atenei italiani che aderiscono alla quarta edizione del progetto “Unicore”, acronimo di University corridors for refugees, grazie al quale si darà la possibilità a sessantanove rifugiati di proseguire il proprio percorso accademico in Italia. Il progetto offre a questi giovani studenti l’opportunità di arrivare nel nostro paese in maniera sicura per proseguire gli studi, in linea con l’obiettivo dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, rafforzando i canali d’ingresso regolari e raggiungendo un tasso del 15% d’iscrizione a programmi d’istruzione terziaria nei paesi di primo asilo e nei paesi terzi entro il 2030.

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