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Focus Economia

Camera di commercio

Il 9 per cento delle imprese bergamasche è under 35

Trend stabile nonostante la pandemia. Dalla Camera di Commercio di Bergamo una “filiera” di servizi unica a livello nazionale per la creazione d’impresa.

L’impresa bergamasca giovane tiene, nonostante la pandemia e le grandi trasformazioni che ha innescato negli ultimi anni. Lo dicono i dati della Camera di Commercio di Bergamo, che registrano nell’ultimo triennio quasi lo stesso numero di imprese giovanili, ovvero quelle in cui oltre il 50 per cento dell’azionariato è in mano ad under 35.

Alla fine del 2021 erano 7611 – in aumento rispetto alle 7494 del 2020 ma non ancora pari, per un soffio, alle 7626 del 2019 –, e rappresentavano il 9% del totale delle attività della provincia di Bergamo: una percentuale superiore alla media lombarda e di poco inferiore a quella italiana, dove però il trend decrescente degli ultimi anni non si è ancora invertito.

Tra i settori in cui hanno operato le imprese giovanili bergamasche nel 2021 spicca il commercio all’ingrosso e al dettaglio con 1733 imprese, seguito dalle costruzioni (1355). Con numeri decisamente più contenuti si trovano poi i servizi di alloggio e di ristorazione (772 imprese) e le altre attività di servizi (758), ma anche l’agricoltura, silvicoltura e pesca (548) e le attività manifatturiere (557).

L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo
L'imprenditoria giovanile a Bergamo

LE STORIE CRESCIUTE ALL’INTERNO DELL’INCUBATORE D’IMPRESA DI BERGAMO SVILUPPO

Per aiutare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, molte delle quali avviate da giovani, la Camera di Commercio di Bergamo ha messo a disposizione una serie di servizi che fanno capo all’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo. Tra queste c’è l’Incubatore d’Impresa presso il POINT – Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine.

Il modo migliore per capire cosa fa l’incubatore d’impresa è quelli di raccontare la storia di tre di giovani imprese cresciute proprio all’interno degli spazi del Point di Dalmine: D/Vision lab s.r.l. (leggi qui l'articolo), 221e (leggi l'articolo) e Lymphaelab (qui l'articolo), al lavoro rispettivamente sui software per la gestione e la visualizzazione dati, su sistemi IoT (Internet delle Cose) e sensoristica applicata, e nella cosmeceutica (dalla fusione tra "cosmesi" e "farmaceutica") ad elevata funzionalità. Raccontare queste storie significa innanzitutto parlare di futuro, perché sono tutte attività caratterizzate da una marcata spinta innovativa, ma anche dell’accompagnamento che ha consentito ai loro giovani fondatori di rafforzarsi come imprenditori e di portare la propria idea d’impresa dalla fase di startup al mercato.

I SERVIZI DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER LA CREAZIONE D’IMPRESA

Quello proposto dall’Ente Camerale di Bergamo è un percorso – fatto di orientamento, informazione, formazione, assistenza e supporto tecnico – in cui passo dopo passo aspiranti imprenditori e imprese di nuova costituzione hanno accesso a servizi adatti al livello di maturazione del proprio progetto: un esempio unico nel panorama nazionale di “filiera” strutturata (e finanziata) della creazione di impresa per arrivare sul mercato in modo più consapevole.

Primo riferimento per chi desidera avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo è lo sportello Punto Nuova Impresa (PNI), l’“ingresso” ai servizi della Camera dedicati allo startup d’impresa. Si rivolge a tutte le età, ma è per natura più ricercato dagli under 40. Nel 2021 sono stati 420 gli aspiranti imprenditori raggiunti, un dato in linea con il 2020, nonostante in questi due anni la pandemia abbia portato alcuni cambiamenti: lo sportello infatti è oggi prevalentemente virtuale, con appuntamenti svolti online, da quest’anno fruibili anche in orario serale per venire incontro alle esigenze di chi ha già un impegno lavorativo.

Molto spesso, infatti, il PNI assiste chi matura in sé la decisione di fare il salto da dipendente a imprenditore autonomo e cerca informazioni sugli aspetti burocratici, giuridici, normativi e fiscali, nonché sui finanziamenti disponibili per l’avvio d’impresa.

È attivo poi il progetto LOGICA – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare Autoimprenditorialità, nel cui ambito si sviluppano interventi seminariali base e di approfondimento per la creazione d’impresa, percorsi formativi per la progettazione dell’iniziativa imprenditoriale e servizi di accompagnamento: tra questi, il servizio S.TE.P per la validazione dell’idea di impresa attraverso strumenti innovativi e il Laboratorio delle Idee che offre agli aspiranti imprenditori un percorso di assistenza individuale per la stesura del piano di impresa.

Se alla fine di tutto questo è giunto il momento dell’ingresso vero e proprio nel mercato, c’è la possibilità di venire inclusi nell’Incubatore d’Impresa, partecipando al bando relativo: dall’inizio del 2022 sono cinque i nuovi ingressi. Se l’idea imprenditoriale è particolarmente innovativa, il team è maturo e ha le competenze adeguate, oltre alla volontà di investire sul territorio e di creare occupazione, il progetto dell’Incubatore – presso il POINT - Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine – mette a disposizione spazi uso ufficio o laboratoriali, formazione e consulenze. Vi possono accedere attività di servizi o manifatturiere, per le quali può essere molto utile un luogo dove poter lavorare alla sperimentazione di nuovi prodotti e alla prototipazione in attesa di espandersi ulteriormente. Oltre all’affiancamento da parte di Bergamo Sviluppo, che continua per tutta la permanenza delle iniziative nel progetto, valore aggiunto dell’Incubatore d’Impresa è la possibilità di creare sinergie tra i partecipanti, scoprire opportunità di networking con le aziende insediate al POINT e interagire con la rete dei parchi scientifici nazionali e internazionali in cui è inserito. Questo ambiente favorevole alla creazione d’impresa consente lo scambio di conoscenze e facilita la nascita di partnership, contribuendo così al rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione bergamasca.

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