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Industrial Valve Summit

Ivs 2022

Dopo lo stop per Covid la fiera delle valvole industriali torna più in grande: 300 espositori da 12 Paesi

Attesa a maggio 2020, la quarta edizione è stata posticipata di quasi due anni a causa della pandemia. Ora che la situazione internazionale degli spostamenti consente una maggiore tranquillità tutto è pronto per ripartire

Bergamo. “Due valvole su cinque di quelle prodotte in Europa vengono dall’Italia. E se puntiamo un compasso su Bergamo, entro 100 chilometri troviamo il 90 per cento della produzione nazionale di valvole industriali”.

Pochi dati, ma significativi quelli forniti dalla vicepresidente di Confindustria Bergamo, Giovanna Ricuperati, nel giorno della presentazione della quarta edizione dell’International Valve Summit, la fiera internazionale sulle valvole industriali e sulle soluzioni di flow control ospitata dalla città di Bergamo.

Dopo tre anni di assenza Ivs – organizzata da Confindustria Bergamo e Promoberg – torna in presenza alla Fiera di Bergamo il 25 e il 26 maggio.

“È una fiera particolare – afferma Ricuperati -, nata dalla volontà di dare valore a un comparto di imprese importante per la Lombardia, per il territorio bergamasco e per l’Italia intera. È una fiera delle imprese, con le imprese e per le imprese”.

Sono tre gli obiettivi che si sono posti gli organizzatori: “Vogliamo valorizzare il comparto e sottolineare una leadership unica, promuoverci come sistema e non come singole aziende e infine dare ancora più valore all’Italia e a una città come Bergamo che ha qualità interessanti e che raccoglierà tanti risultati. Questo è un comparto forte e coeso, vicino, in termini di produzione, a quello della maglieria, dell’elettromedicale o dei motocicli per fare un paragone”.

Attesa a maggio 2020, la quarta edizione è stata posticipata di quasi due anni a causa della pandemia. Ora che la situazione internazionale degli spostamenti consente una maggiore tranquillità tutto è pronto per ripartire.

Fabio Sannino, presidente di Promoberg, vive con entusiasmo la riapertura: “Per una piccola fiera come quella di Bergamo è quasi un sogno passare in pochi mesi dall’essere ospedale da campo a soggetto ospitante di una fiera di questo prestigio. Con tutte le incertezze del caso che ci hanno tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo. E dobbiamo dire grazie alla politica – sottolinea Sannino – che si è dimostrata attenta al nostro settore, che non è scontato. È un segnale positivo che ci consente di essere qui con fiducia e di far ripartire il settore fieristico. I numeri che arrivano sono importanti, numeri che non ci saremmo aspettati. È una fiera che ha l’ambizione di continuare a crescere”.

Come ha fatto in questi anni. I 5700 visitatori della prima edizione nel 2015 sono diventati oltre 11 mila in quella del 2019, l’ultima organizzata. Per questa edizione tuttavia il numero di visitatori sembra un’incognita.

“Sui visitatori – spiega Luca Pandolfi, Project Manager di Ivs – stiamo avendo buoni segnali, le registrazioni online stanno crescendo, ma non possiamo nasconderci che l’ultima ondata di Covid ha messo in forse la partecipazione, insieme ancora a qualche difficoltà negli spostamenti dall’estero, specialmente per i paesi dell’estremo Oriente. Il numero dei visitatori sarà una sorpresa”.

Quello che invece è certo, e che certifica la crescita di Ivs, sono la quantità degli spazi a disposizione e il numero degli espositori.

La fiera si arricchirà infatti con un altro padiglione per 5.000 metri quadri, arrivando così a una superficie totale di 15.000 metri. Da sottolineare poi un incremento del 20% delle aziende che parteciperanno con il proprio stand: si passa dalle circa 250 nel 2019 alle attuali 300. Di queste la maggior parte viene dall’Italia, ma ci sono rappresentanze da quattro continenti con 12 paesi: Francia, Germania e Gran Bretagna ma anche Usa, Corea del Sud e Sudafrica.

ivs 2022

Ivs può contare sull’appoggio di numerose associazioni e istituzioni. Prima fra tutte la Commissione Europea, che collabora con la fiera sui temi delle politiche industriali ed energetiche, in questa fase storica ancora più critiche e per questo rilevanti. Di grande importanza è l’appoggio di Avr, l’Associazione nazionale dei produttori di valvole e rubinetterie, che quest’anno festeggia i 70 anni di attività.

“I nostri associati – dichiara il presidente Sandro Bonomi – generano un fatturato da 7 miliardi e mezzo e un’occupazione di circa 30 mila persone. Le nostre aziende si concentrano tra Brescia e Novara e a Bergamo in particolare si concentra l’attività per la produzione di valvole nell’oil & gas e per le reti idriche”.

Anche Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, darà il suo contributo attraverso studi di mercato.

Oltre alla parte fieristica, Ivs offrirà un’importante attività di approfondimento e di formazione. L’edizione 2022 si aprirà infatti con un convegno il 24 maggio e presenterà poi un vero programma scientifico tra workshop e corsi, anche per presentare le novità del settore. Ad occuparsene sarà l’associazione di divulgazione ValveCampus, nata in occasione della prima edizione della fiera.

L’International Valve Summit sarà un’occasione anche per la città di Bergamo e non solo commerciale. “Sarà una settimana di eventi – aggiunge Luca Pandolfi  -, avremo una cena e un concerto di gala e un torneo di golf su invito. Bisogna immaginare Bergamo come un luogo di incontro e che porta alla scoperta del nostro territorio”.

Un momento, soprattutto, per costruire relazioni positive secondo la vicepresidente di Confindustria Bergamo Ricuperati: “Siamo convinti che il mondo dell’industria e dell’economia sia foriero di relazioni tra persone, creando amicizie che riescono spesso ad abbattere i muri e a disinnescare fenomeni di odio e violenza”.

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