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Domenica

Fuggito dalla criminalità di Caracas, 20enne picchiato e rapinato a Bergamo dopo Atalanta-Napoli

È un incubo che sa di beffa quello vissuto da Andres Quintero Murzi, giovane venezuelano giunto nella nostra città a fine marzo: "I rapinatori avevano l'accento napoletano"

Bergamo. È arrivato in Italia da solo, a 20 anni, per cercare fortuna e sfuggire dalla criminalità della sua Caracas. Dopo una decina di giorni a Bergamo è stato picchiato e derubato.

È un incubo che sa di beffa quello vissuto domenica pomeriggio da Andres Quintero Murzi, 20enne venezuelano giunto nella nostra città a fine marzo con in tasca solo un iPhone e mille euro, i soldi che i genitori gli avevano dato per pagarsi l’alloggio in attesa che trovasse un lavoro per mantenersi gli studi. Quel telefono e una banconota da 50 euro, gli ultimi contanti che gli erano rimasti, gli sono stati sottratti da quattro giovani con accento napoletano che ha conosciuto nei pressi del Gewiss Stadium.

Andres, di lontane origini italiane e simpatizzante del Napoli, si era recato allo stadio per guardare la partita della sua squadra contro l’Atalanta sugli schermi del bar Balzer Stadium di via Giulio Cesare e respirare l’atmosfera del big match.

Dopo aver esultato ai gol di Insigne, Politano ed Elmas che sono valsi tre punti importanti per la corsa Scudetto degli uomini di Spalletti, al fischio finale ha conosciuto un gruppo di quattro ragazzi, anche loro tifosi azzurri.

I quattro gli hanno proposto di andare con loro, dicendo di sapere dove sarebbe passato il pullman del Napoli e poter fare così qualche foto con i giocatori. Un’offerta accolta con entusiasmo da Andres, che ben presto però si è rivelata una trappola.

Giunti in un giardino pubblico di via Marzabotto, uno dei quattro ha rallentato per controllare che non arrivasse gente, mentre gli altri tre l’hanno picchiato, gettato a terra e derubato di soldi e iPhone. I quattro sono quindi scappati di corsa, non prima di averlo insultato con frasi razziste.

Dopo qualche istante di smarrimento, il giovane ha trovato la forza di rialzarsi e a fatica ha iniziato a camminare in cerca di aiuto. Fuori dal parco ha incrociato Giuseppe Zazzara, direttore sportivo della Virescit Bergamo, in zona per la partita di Terza Categoria della sua squadra contro la Polisportiva Monterosso.

Una volta appreso cosa era successo, Zazzara ha cercato di confortarlo: “Era spaventatissimo – il suo racconto – non riusciva nemmeno a parlare. Aveva la faccia gonfia a causa dei pugni presi. Abbiamo racimolato dei soldi e io gli ho dato un telefono con il quale potrà rimanere in contatto con la sua famiglia in Venezuela”.

“Mi è andata bene – commenta con rassegnato sarcasmo la vittima – in Venezuela per rapinarmi mi avrebbero sparato. I quattro avevano un marcato accento napoletano, ma secondo me abitano a Bergamo perché sapevano come muoversi. Avevano più o meno la mia età e uno di loro indossava un braccialetto della Curva B, quella partenopea. Spero che le forze dell’ordine riescano a trovarli. Voglio invece ringraziare i bergamaschi per come mi hanno accolto, ho scelto questa città perché so che è tranquilla e sono certo che starò bene. Il mio sogno è laurearmi in Filosofia”.

Sul posto è intervenuta la polizia, che dopo aver raccolto la testimonianza di Andres ha avviato le indagini per risalire ai rapinatori. Nelle prossime ore saranno visionate le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero averli ripresi.

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