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Il supporto

El Shaarawy con Fondazione Cesvi per i bambini ucraini

Un gesto di grande solidarietà dall’attaccante della Roma a sostegno dell’emergenza Ucraina

Bergamo. Il calciatore della Roma, Stephan El Shaarawy, da anni al fianco di Fondazione Cesvi, dopo aver supportato gli interventi dedicati alla popolazione bergamasca duramente colpita dalla pandemia, scende in campo per sostenere i progetti dell’organizzazione umanitaria dedicati ai rifugiati in fuga dalla guerra. Il noto calciatore in questo drammatico momento storico si è subito attivato per offrire un aiuto concreto al popolo ucraino, scegliendo di sostenere insieme al fratello con una donazione, il progetto attivato da Cesvi in Romania, a favore di mamme e bambini in fuga.

“Conosco e supporto da tempo Cesvi che è da sempre in prima linea nelle emergenze in Italia e nel mondo e ora impegnata per rispondere alla crisi Ucraina – afferma Stephan El Shaarawy – Per questo ho scelto di sostenere il progetto che la Fondazione porta avanti nel centro Piccolo Principe a Sighet in Romania, dove offre rifugio a mamme e bambini fuggiti dalla guerra: qui trovano salvezza, al riparo dalle bombe e dalla distruzione. È molto importante in questo momento così difficile, dimostrare tutto il sostegno possibile a queste famiglie. Penso che tutti i bambini debbano avere diritto a un’infanzia serena e sicura circondati dal calore dei propri affetti” conclude El Shaarawy.

Fondazione Cesvi da oltre un mese sta infatti lavorando ininterrottamente per portare supporto alla popolazione duramente colpita dalla guerra in Ucraina con particolare attenzione alle persone con bisogni speciali, come i bambini, le donne e gli anziani. In Romania è presente nella città di Sighet, dove in collaborazione con un’organizzazione locale, Sos Bambini Romania, assiste le mamme con figli piccoli o adolescenti nel centro Piccolo Principe. Qui, oltre ad avere accesso a pasti caldi, servizi igienici, vestiti puliti, libri e materiale didattico, possono ricevere sostegno psicologico e svolgere attività ricreative, riconquistando un po’ di serenità e normalità dopo lo shock della fuga.

Fondazione Cesvi opera anche in Ungheria a Zahóny, un piccolo paese che ogni giorno accoglie oltre 5.000 rifugiati. Qui Cesvi ha allestito una tensostruttura di 200 mq per accogliere le persone in transito verso Budapest e le altre città ungheresi, dove poter garantire ristoro, riposo, spazi gioco, assistenza legale e connessione internet. Cesvi è presente anche in Ucraina insieme ai partner europei di Alliance2015 con i quali ha garantito sin dallo scoppio della guerra aiuti umanitari e kit medici e dove continua ad assistere gli sfollati interni.

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