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Al secco suardo

Carriera Alias per studenti trans, Fratelli d’Italia presenta un’interrogazione parlamentare

Il dirigente scolastico Luciano Mastrorocco: "La realtà è superiore agli scandali che si vogliono creare in modo strumentale e pretestuoso. È insopportabile che vengano scritte cose totalmente false"

Bergamo. Torna a far discutere la scelta del liceo di Scienze Umane e Musicale Secco Suardo di Bergamo di attivare la Carriera Alias per gli studenti transgender.

Tanto che la deputata di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ha depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministero dell’Istruzione “segnalando i comportamenti spregiudicati del vicepreside Bernardino Zappa e del dirigente scolastico Luciano Mastrorocco, che avrebbe fatto pervenire una circolare interna ai docenti a ridosso della deliberazione, tenendo totalmente all’oscuro le famiglie degli studenti, la gran parte dei quali tra l’altro minorenni”, si legge in un comunicato inviato dal consigliere comunale Filippo Bianchi.

L’università degli Studi di Bergamo ha già attivato da tempo la Carriera Alias e il Secco Suardo sarebbe la prima scuola superiore della provincia ad effettuare questa scelta. Che tra l’altro è stata suggerita dagli studenti stessi, come sottolinea il dirigente scolastico: “Non abbiamo fatto altro che accogliere la proposta del comitato studentesco e, considerato che la legge lo consente e che ci è sembrato un bel gesto di inclusione da parte dei ragazzi, abbiamo avviato l’iter per l’attivazione”.

Al Secco Suardo se ne parla da più di un anno: “Abbiamo approfondito la questione insieme e, per capire cosa ne pensassero i nostri 1200 studenti, abbiamo chiesto a tutti di compilare un questionario in merito. Hanno risposto in 590 e 578 erano favorevoli. Chi non ha risposto significa che non è interessato alla questione e non che è contrario, perché altrimenti avrebbe potuto avanzare le sue rimostranze attraverso il sondaggio”.

Venerdì 1 e sabato 2 aprile al liceo si sono svolte le due giornate di cogestione: “Ogni anno si tengono queste due giornate destrutturate dove non si fa lezione ma si discute, si affrontano temi decisi in un tavolo comune tra professori e studenti, si fanno attività, incontri, laboratori. Le questioni trattate sono più di 50 e tra queste ci sono anche la Carriera Alias e la disforia di genere”.

Secondo il consigliere Bianchi negli ultimi giorni sarebbero arrivate alla scuola “decine di telefonate di genitori molto preoccupati, che hanno minacciato di togliere i propri figli dal liceo” e che questo avrebbe “prodotto la sospensione momentanea della proposta di introdurre l’irrazionale progetto Carriera Alias, che prevede l’utilizzo di pronomi
diversi da quelli del proprio sesso biologico per gli studenti, anche minori, a seconda delle proprie volontà o dei propri desideri, contrariamente anche a quanto prescritto dal nostro ordinamento giuridico”.

Mastrorocco smentisce: “Non abbiamo ricevuto nessuna telefonata da parte dei genitori e l’iter per attivare questo percorso sta proseguendo come stabilito. Tanto più che le famiglie e i docenti sono informati di ciò, anche attraverso due circolari che abbiamo consegnato ai ragazzi all’interno delle quali si spiega che cos’è la Carriera Alias, come e chi la può richiedere. Non facciamo certo le cose di nascosto. Ricordo che l’attivazione può essere richiesta da chiunque abbia avviato un percorso di transizione di genere, previa presentazione di idonea documentazione amministrativa e medico – diagnostica, attestante la Disforia di Genere e quindi lo stato di un percorso psicoterapeutico e medico finalizzato all’eventuale riassegnazione del sesso”.

Secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia “l’intera vicenda è stata mal gestita ed è preoccupante visto che gli studenti sono in una fase delicata della loro crescita umana, psicologica e culturale e avrebbero bisogno di certezze e non di fughe in avanti. Il patto tra scuola e famiglia, base per un rapporto di fiducia educativa, ha subito un’incrinatura che va sanata per non creare inutili e dannose contrapposizioni. L’unico modo è accantonare definitivamente il progetto e ristabilire il clima di fiducia necessario per un rapporto educativo sereno tra le varie componenti educative”.

La dirigenza va avanti per la sua strada, sempre più convinta della bontà del provvedimento ed entro la fine dell’anno il tema e il regolamento verranno portati in Consiglio d’istituto: “La realtà è superiore agli scandali che si vogliono creare in modo strumentale e pretestuoso. Noi siamo una scuola, siamo un ente pubblico e operiamo all’interno dei legittimi confini imposti dalle procedure. È insopportabile che vengano scritte cose totalmente false come quelle riportate nel comunicato di Fratelli d’Italia”.

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