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Bergamo in bicicletta

Bergamo pedala veloce con 6 chilometri in più di piste, segnaletica dedicata e box per bici fotogallery

L'assessore Stefano Zenoni: "Abbiamo investito 750mila euro anche per nuove rastrelliere, portale dedicato alla mobilità dolce, lockers per le bici e 36 nuove colonnine elettriche"

Bergamo. Sei chilometri in più di piste ciclabili e un investimento complessivo di 750mila euro. Una Bergamo che pedala veloce, quella di Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità, che punta sempre di più a fare della connotazione green la sua marca distintiva. Una città dunque ridisegnata in termini di mobilità dolce, di stampo europeo, nonostante la conformazione particolare che la distinguono da tante altre realtà italiane. Tantissimi i progetti in cantiere, molti quelli già partiti, alcuni da mettere a terra.

“L’evoluzione c’è ed è visibile – spiega Zenoni -. Direi che, rispetto ad altre città, Bergamo è leggermente indietro, ma sempre virtuosa quando si parla di mobilità sostenibile. Basti pensare, ad esempio, che nei rapporti dei dati in termini nazionali sullo sharing mobility, siamo sempre tra i primi e vantiamo un’offerta al cittadino non indifferente. Anche dal punto di vista della mobilità elettrica stiamo facendo molto bene, lo dimostrano i numeri e l’impegno profuso. Il tutto per raccontare di una città e di una periferia che cambia, in maniera significativa, e che mira ad essere sempre più innovativa”.

Oltre ai progetti già partiti relativi ai servizi di bike sharing e a quello della velostazione, inaugurata una settimana fa, Zenoni snocciola quali sono le novità che riguardano il mondo dell’utilizzo delle due ruote: “Abbiamo aumentato il numero delle rastrelliere, tradizionali sì ma nuove, portandole da 45 a 75, ciascuna con 6 posti. Abbiamo scelto di aumentare il numero dei moduli, posizionandoli in alcuni punti specifici della città, a seguito di un censimento on line fatto con la cittadinanza che ci ha espresso non solo la volontà di aumentarle, appunto, ma chi ha anche raccontato in quali punti erano considerate necessarie. Ci siamo basati anche sullo storico e abbiamo creato una vera e propria mappa interattiva dove si vede chiaramente che la scelta è stata dirottata su aree limitrofe a scuole, oratori e uffici”.

Grande novità, poi, sarà l’arrivo, entro giugno, dei box per chiudere al sicuro le biciclette, le cosiddette BCPOD, evitando così di legarle ai pali: “Si tratta di un surrogato dei locker degli aeroporti, detto in parole semplici. Verranno messi su strada e avranno un’apertura digitale, terranno le stesse tariffe della velostazione. Ne abbiamo acquistati 40 al momento e arriveranno per fine giugno. Sicuramente verranno posizionati in prossimità delle fermate della Teb e del trasporto pubblico, non nelle aree monumentali della città, anche per via della loro struttura. Ovviamente se il riscontro sarà positivo, provvederemo a comprarne anche altri”.

Da qui ad agosto, poi, scelta dell’amministrazione sarà quella di investire per creare una segnaletica dedicata ai percorsi in bicicletta. “Ora, in tutta sincerità, è molto scarsa e limitata. Abbiamo attinto ad una serie di risorse ministeriali, figlie dei decreti dell’estate 2020, per portare avanti anche questo progetto, quando il Governo decise di incentivare ancora di più l’utilizzo di mezzi alternativi a quelli pubblici sui quali c’era un’ombra di preoccupazione, nell’utilizzo, per via della pandemia.  Per questa iniziativa investiremo 150mila euro, cifra che racchiuderà sia il rifacimento della segnaletica che quello dei percorsi”.

Sul piatto, dunque, in termini di mobilità dolce, il comune di Bergamo ha messo la bellezza di 750mila euro complessivi, spalmati negli anni e su fronti diversi. “Tra le tante idee c’è anche quella di creare un portale unico dedicato alla ciclabilità; un mondo virtuale specifico, nel quale il cittadino, appassionato o comunque interessato all’argomento, può trovare tutto quello che la città offre per le due ruote. Troverà anche una vera e propria campagna informativa volta a sostenerne i concetti che ne stanno alla base e che dovrebbe essere pronta, al massimo, per l’inizio dell’estate. Io mi auguro anche prima”.

In parallelo, l’amministrazione ha dato mandato all’architetto Remo Capitanio, lo stesso professionista che si è occupato della velostazione, di aggiornare il Biciplan: “L’ultimo aggiornamento di tutte le piste ciclabili risale al 2015 e va aggiornato. È un’esigenza concreta, legata anche al fatto che, nel frattempo, sono cambiate molte regole, c’è stata un’evoluzione della normativa e abbiamo portato avanti nuove proposte. Inoltre, nei fondi del PNRR, sono previsti 1,4 milioni di euro per le piste ciclabili, somma che ci consentirà, da qui al 2026, di creare circa 5-6 chilometri in più di percorsi lineari che utilizzeremo per collegare i nostri poli dell’istruzione, in relazione al trasporto pubblico”.

L’assessore Zenoni sciorina una serie di dati che fanno toccare con mano quanto e come la città sia cambiata e stia cambiando in termini di mobilità sostenibile e quanto il tema sia caro all’amministrazione: “Al momento abbiamo una flotta di 350 biciclette a disposizione, con un utilizzo medio di 300 al giorno, 70 postazioni sul territorio, 1000 monopattini con una richiesta di altrettanti al giorno, 20 scooter in sharing, collegati anche ai comuni limitrofi alla città, 35 auto elettriche, 39 colonnine, ciascuna con due attacchi, e altre 10 presenti nei parcheggi privati ma ad uso pubblico”. E sulle colonnine specifica: “Abbiamo già concluso l’iter del bando per allestirne altre 36, che sono solo da realizzare. In questo modo, il parametro che ci viene richiesto, è ampiamente rispettato”.

mobilità dolce
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