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La vigilia

Atalanta-Napoli, Oscar Magoni: “Sfida senza i pesi massimi Zapata e Osimhen”

Il doppio ex, sia nerazzurro che biancazzurro: "Se i nerazzurri vincono restano in corsa anche per la Champions: quindi Atalanta-Napoli è un crocevia"

Bergamo. “Atalanta-Napoli? Non è decisiva, o meglio lo sarà solo se una delle due perde. Chi dovesse perdere questa sfida, dovrebbe poi fare un filotto notevole per riuscire a recuperare e raggiungere l’obiettivo”.
Parla Oscar Magoni, un doppio ex che ha vissuto esperienze e emozioni speciali da una e dall’altra parte, basti citare i numeri: 80 presenze e 3 gol nell’Atalanta tra il 1992 e il 1995, 116 presenze e 6 gol nel Napoli tra il 1999 e il 2002. Impossibile non sentirsi ancora legato, in qualche modo, a entrambi i club.

Spiega Oscar: “L’Atalanta è stata la prima squadra professionistica per me, mi ha dato la possibilità di giocare per la mia città, quindi è un orgoglio che ancora mi porto dentro e la maglia nerazzurra è rimasta nel mio cuore. Devo dire che anche Napoli è stato un percorso di spessore, prima la promozione in Serie A, poi ancora in B, un’esperienza che ho vissuto con entusiasmo per il piacere di giocare nel club di Maradona, in una città conosciuta in tutto il mondo. Devo dire grazie ad Atalanta e Napoli che mi hanno fatto crescere, come calciatore e come uomo”.

E domenica si affronteranno senza due pesi massimi, Zapata e Osimhen: “Zapata è un attaccante straordinario, fa reparto da solo, è fortissimo per l’Atalanta. Naturalmente ha caratteristiche diverse da Osimhen, che è altrettanto determinante per il Napoli: per come sa essere pericoloso negli spazi, in contropiede. Mertens è molto forte, ma non ha la profondità del suo compagno, dovrà giocare soprattutto sul fraseggio. Osimhen negli uno contro uno è micidiale, fa accelerazioni, sa colpire di testa, perciò un centravanti indispensabile. Nel Napoli mancano anche altri giocatori, però” aggiunge Magoni “se vogliono restare in corsa per lo scudetto i partenopei devono superare questo ostacolo”.

Quali potrebbero essere le mosse decisive?

“Eh, quelle le vedremo durante la partita, difficile prevederle con due allenatori che sono tra i migliori in circolazione e sanno inventare soluzioni tattiche particolari. Poi ci sono giocatori di qualità, sono due squadre molto equilibrate. Sarà una partita da vedere momento per momento, ogni occasione è buona per colpire e non si tireranno indietro”.

Quanto potrebbe condizionare l’impegno successivo in Europa League, per l’Atalanta? Magari un piccolo turnover?

“Ma, se conosciamo bene Gasperini sappiamo che è uno che non si fa troppi problemi, se deve affrontare il Napoli non sta a pensare all’Europa. L’Atalanta gioca sempre all’attacco, il Napoli se passa a Bergamo può considerare di essere messo molto bene, altrimenti sono guai. Se invece perde l’Atalanta il distacco dalle prime diventa più grande. Però se i nerazzurri vincono restano in corsa anche per la Champions: quindi Atalanta-Napoli è un crocevia”.

Dovesse scegliere un giocatore che le assomiglia delle due squadre, o che le piace particolarmente?

“Pensare a qualcuno che mi assomiglia? Farei torto a loro, vedo giocatori molto forti da una parte e dall’altra, sicuramente più di me. Se devo scegliere qualcuno, dico De Roon che si è adattato a ricoprire più ruoli, come del resto mi piace molto Freuler, ma sono più bravi di me… E nel Napoli magari Demme. Ma i valori sono davvero molto diversi rispetto al mio calcio”.

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