Dalmine. Continua ad allungarsi, purtroppo, la lista dei Comuni alle prese con l’assenza di medici di base. Nonostante i 25 diplomati della scorsa settimana, la situazione non pare destinata a breve soluzione ed è delle ultime ore la notizia della cessazione dell’attività del dottor Marco Mandelli a partire da giovedì 31 marzo.
Un medico che ha pazienti afferenti ai Comuni di Dalmine, Lallio, Levate e Osio Sopra: da un giorno all’altro circa duemila persone si ritrovano senza quello che per oltre 30 anni è stato il loro punto di riferimento.
Una nuova emergenza che il Dipartimento cure primarie dell’Agenzia della Tutela della Salute di Bergamo ha provato a risolvere fino all’ultimo, salvo poi arrendersi all’evidenza che non fosse possibile conferire l’incarico ad alcun medico sostituto.
Ats spiega: “In attesa di potere reperire un Incaricato Provvisorio o un nuovo Titolare (attraverso i Medici posti in Graduatoria Regionale) o di potere garantire il rafforzamento della postazione CAD (Continuità Assistenziale Diurna) di Levate, gli Assistiti del dottor Mandelli potranno contattare i Medici dell’Ambito e i professionisti dell’Ambito limitrofo chiedendo la loro puntuale accettazione. In caso di risposta affermativa di un medico dell’Ambito o di quello limitrofo, il singolo paziente ‘ex Mandelli’ potrà recarsi, con accesso libero senza prenotazione al Presst di Dalmine per l’assegnazione al nuovo medico, portando l’accettazione scritta del medico accettante”.
A breve verrà inoltre messo a disposizione dei pazienti l’elenco dei Medici di Medicina Generale disponibili ad accettare nuovi assistiti e nel frattempo resta sempre aperta la possibilità di rivolgersi alla postazione di continuità assistenziale di riferimento (al numero 116117) negli orari e nei giorni previsti.
“Essendo in atto contatti continui per garantire il reperimento di Medici da aggregare alla continuità assistenziale diurna di Levate, comunicheremo tempestivamente eventuali aggiornamenti – spiegano dall’Ats – Tutte le persone in ‘prima linea’, Medici, Assistiti, operatori del Presst – ASST e operatori dell’ATS sono impegnati in un’operazione difficilissima, volta a cercare possibili soluzioni nel rispetto delle regole che governano un settore profondamente mutato”.
Nelle ultime settimane le denunce si sono moltiplicate (a Paladina, ma anche la stessa Levate): pazienti rimasti scoperti o ancora senza medico dopo mesi e mesi, liste d’attesa per un appuntamento che superano i sette giorni, altri dottori che arrivano al capolinea.
La crisi sembra davvero senza fine.
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