• Abbonati
A bergamo

Aggressione davanti al ritrovo di CasaPound, i militanti: “Le vittime siamo noi”

Dicono di aver subito l'attacco da parte del senegalese, e non viceversa. Il Pacì Paciana chiede alle istituzioni di esporsi e che il pub "La Cannoniera" venga chiuso

Bergamo. Ci sono versioni discordanti su quanto accaduto venerdì sera davanti al pub “La Cannoniera” di via Spaventa, ritrovo dei militanti di estrema destra.

La prima racconta di un’aggressione avvenuta ad opera di due persone appartenenti a CasaPound ai danni di un cittadino senegalese, che sarebbe stato picchiato e lasciato sanguinante sul marciapiede.

La seconda invece vede le parti invertirsi: i militanti sostengono infatti di essere loro gli aggrediti.

Scrive CasaPound in un comunicato stampa: “Leggiamo di un’aggressione della quale dei nostri militanti si sarebbero resi responsabili. Piccolo dettaglio, quell’aggressione i nostri militanti l’hanno subita. Diffidiamo chiunque dallo scrivere il contrario, dal confondere gli aggressori con gli aggrediti, pur di attaccare la Cannoniera. Non ci sorprende comunque. È “il pub più odiato di Bergamo”. Certe falsità, le ennesime, lo confermano solamente”.

Il centro sociale Pacì Paciana pubblica invece sulla sua pagina Facebook: “Come nel più prevedibile dei copioni, due camerati di casapound nella serata di venerdí 25 marzo, hanno brutalmente aggredito almeno un uomo senegalese davanti alla Cannoniera, sede locale del movimento neofascista di Bergamo, in via Spaventa 21.
Ennesimo attacco razziale nato in seno al movimento dei fascisti del terzo millennio, che ha visto l’apice della violenza nell’attacco criminale della strage di Firenze, avvenuta il 13 dicembre 2011 durante la quale due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, furono uccisi da Gianluca Casseri,sostenitore e attivista di CasaPound”.

Lanciano poi accuse alle istituzioni e alla stampa: “Le condanne istituzionali sono assenti, i pochi giornali che ne parlano, qualificano l’accaduto come “rissa”. Come nella tipica delle narrazioni conservatrici: non è stato un attacco razzista, non esiste alcuna matrice violenta, é semplicemente una zuffa tra balordi, e poi diciamocelo chiaramente, lui è un senegalese… Non verifichiamo le fonti tanto non interessa a nessuno di migranti e nessuno vuole sentir parlare di fascismo”.

Chiedono infine “A tutte le realtà antifasciste di Bergamo e provincia la diffusione di questo appello per chiedere fermamente alle istituzioni: la chiusura della sede di CasaPound “La Cannoniera”, in maniera definitiva, evitando false promesse politiche utili soltanto a guadagnare “punti antifascismo”; una netta condanna dei fatti accaduti da parte di Sindaco e Consiglio Comunale; l’avvio di un percorso che porti alla rimozione e al riconoscimento della toponomastica dedicata a generali e gerarchi fascisti colpevoli di crimini d’odio, che glorificano “role-model” dei fascisti del terzo millenio”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI