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Il delitto

Commessa, poi stella dell’hard durante il lockdown: chi era Carol Maltesi, mamma 26enne ritrovata nel dirupo a Borno

Si era avvicinata al mondo dell'intrattenimento per adulti pubblicando alcuni video sul sito Onlyfans. Il vicino di casa, 43enne impiegato di banca, ha confessato l'omicidio

Dopo la nascita del figlio, nel 2016, aveva iniziato a lavorare come commessa. Poi, durante il lockdown, a causa delle continue chiusure, ha scelto di percorrere una strada alternativa: quella che l’ha portata a diventare una stella di Onlyfans, il social network senza censure cresciuto a dismisura durante la pandemia. Carol Maltesi, 26 anni, si presentava ai suoi ammiratori come Charlotte Angie, pseudonimo scelto per la carriera nel mondo dell’intrattenimento per adulti.

È suo il corpo ritrovato il 20 gennaio in un dirupo nella piccola frazione di Paline di Borno, al confine tra le province di Brescia e Bergamo: congelato, sezionato in 15 pezzi e avvolto in quattro sacchi neri tra rifiuti e sterpaglie. Davide Fontana, 43enne dipendente di banca e vicino di casa della vittima, ha confessato il delitto durante un interrogatorio nella notte ai carabinieri. I due, in passato, avrebbero avuto una relazione. L’uomo è ora accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.

Carol Maltesi, papà italiano e mamma olandese, era originaria di Sesto Calende, paese del Varesotto che si affaccia sul Lago Maggiore. Da qualche anno viveva a Rescaldina, 14 mila abitanti appena fuori Milano. La sua avventura nel mondo dell’hard – come spiegato in alcune interviste – era iniziata in modo ‘casalingo’ durante il lockdown, caricando alcuni video su Onlyfans, piattaforma che utilizzava per promuovere la sua immagine e il suo corpo. Un business a tutti gli effetti, alternativo al lavoro da commessa che scarseggiava a causa delle continue chiusure. Tant’è che in breve tempo sono arrivate la notorietà (comprese alcune ospitate radiofoniche al programma la “Zanzara” di Cruciani su Radio24) e il professionismo.

Al Luxy Club Milano avrebbe dovuto tenere il suo ultimo spettacolo, durante il Luxy Erotik Festival 2, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, ma lì Charlotte Angie non si è mai presentata. E anche i suoi profili social erano inattivi da tempo. Un dettaglio che non è sfuggito ai suoi fans, gli stessi che hanno letto l’elenco degli undici tatuaggi diffuso dalla Procura di Brescia e contattato la redazione del quotidiano online bsnews.it, per denunciare alcune macabre corrispondenze. Una su tutte, quella del disegno maculato presente sul gluteo destro della donna.

L’elenco dei tatuaggi era stato reso pubblico proprio nella speranza che qualcuno potesse riconoscere la vittima: una strategia che, a quanto pare, ha funzionato. L’omicidio e la distruzione del cadavere – secondo quanto ricostruito nelle indagini – sarebbero avvenuti a gennaio a Rescaldina, mentre l’occultamento è avvenuto al confine tra Brescia e Bergamo.

Il presunto assassino – come rivelato dal sito BSNews – ha anche risposto ai messaggi sul cellulare fingendo di essere la vittima, rispondendo anche alle domande di alcuni giornalisti della testata locale. Durante l’interrogatorio, ai carabinieri avrebbe detto che nessuno in questi mesi aveva cercato Carol, a parte la madre e l’ex compagno che vive con il figlio piccolo a Verona.

Fino ad oggi, Fontana aveva utilizzato il telefono della 26enne proprio allo scopo di depistare le indagini, facendo credere ai suoi interlocutori che la donna stesse bene.

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