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I riconoscimenti

Ricercatori bergamaschi premiati tra i Giovani talenti di Milano-Bicocca

Sono Antonia Bruno, Claudia Ghisetti, Paolo Biella e Marco Savi: si sono distinti per qualità, originalità e impatto della produzione scientifica

Dalle life science all’astrofisica, dai nanomateriali alla medicina, dalla psicologia alle scienze giuridiche. Martedì 29 marzo Milano-Bicocca premia il talento dei giovani studiosi: assegnisti di ricerca e ricercatori under 36 delle sette macro-aree disciplinari dell’Ateneo che si sono distinti per qualità, originalità e impatto della produzione scientifica.
Il “Premio Giovani Talenti” è stato istituito nel 2016 dall’Università di Milano-Bicocca ed è patrocinato dall’Accademia Nazionale dei Lincei .

La cerimonia si terrà alle 14.30 presso l’edificio U12-Auditorium alla presenza della rettrice, Giovanna Iannantuoni e del presidente emerito dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio. La professoressa Luisa Torsi dell’Università di Bari Aldo Moro terrà una lectio magistralis dal titolo “Come la bio-elettronica offre al medico il vantaggio dell’attaccante”. In questa occasione verranno assegnati i premi per il 2020 e il 2021. 26 i ricercatori premiati per ognuna delle edizioni, per un totale di 52 riconoscimenti: ogni studioso riceverà un diploma e un contributo per la ricerca.

Marco Savi, bergamasco, classe 1988, è ricercatore presso il dipartimento di Informatica, sistemistica e comunicazione dell’Ateneo.  “Per i rilevanti risultati di ricerca ottenuti nell’ambito delle reti di telecomunicazioni e nel cloud computing” gli è stato riconosciuto il terzo premio nell’area disciplinare che raggruppa le scienze matematiche e informatiche e l’ingegneria industriale e dell’informazione per l’edizione 2021.

“La mia attività di ricerca si focalizza sulle reti di telecomunicazioni – spiega Savi – Mi occupo soprattutto di quella parte della rete non visibile agli utenti ma non certo meno importante: la rete di trasporto. Questa porzione di rete è quella che, gerarchicamente, si trova più lontano dagli utenti e che raccoglie su poche direttrici il traffico Internet di tutti gli utenti, con l’obiettivo di smistarlo verso le varie destinazioni. Mi occupo anche di attacchi informatici, uno di quelli su cui mi sono focalizzato sono i Distributed Denial of Service (DDoS): tipici attacchi che vengono sferrati per interrompere un servizio offerto dalla rete, molto frequenti anche nella “cyberwar”, come in alcuni casi recenti legati al conflitto tra Russia e Ucraina”.

Antonia Bruno, bergamasca, lavora come biologa nel dipartimento di Biotecnologie e bioscienze dell’Università Bicocca. Il premio Giovani talenti le è stato assegnato “Per lo studio multidisciplinare delle -omiche di microorganismi quali indicatori utili a svelare le correlazioni tra dinamiche biologiche di microorganismi (dell’acqua, del cibo) e salute umana”.

“La mia attività di ricerca – dichiara Bruno – si caratterizza per un approccio multidisciplinare. Per comprendere i fenomeni biologici è necessario contaminarsi con altre discipline. Il filo conduttore che unisce la mia ricerca è l’informazione che si può ricavare “leggendo il DNA” grazie alle moderne tecniche di sequenziamento. L’informazione genetica permette di focalizzare la mia ricerca sullo studio dei microbiomi, ovvero le comunità di microrganismi che popolano uno specifico ecosistema: dall’acqua al cibo, fino alla pelle”.

Anche Paolo Biella fa ricerca presso il dipartimento di Biotecnologie e bioscienze dell’ateneo milanese e il premio gli viene assegnato del di “Per lo studio delle conseguenze del disturbo antropico delle relazioni tra impollinatori e piante con particolare attenzione alla biologia dell’impollinazione per la conservazione di quelle a rischio ecologico”

“I miei interessi di ricerca sono incentrati sul mondo degli insetti impollinatori e sulle interazioni che stabiliscono con le piante per impollinare. In particolare, mi occupo di capire come gli insetti impollinatori raccolgono risorse dai fiori, come le piante si riproducono, come conservare le interazioni spesso complesse e multispecie, cercando di comprendere e minimizzare l’impatto del disturbo causato da fattori naturali e antropici sul servizio di impollinazione. Vista la complessità, integro varie metodologie avanzate sia di laboratorio che computazionali. Dedico parte della mia attività anche alla tassonomia di api selvatiche e agli effetti del cambiamento climatico sulla loro distribuzione”.

Claudia Ghisetti, ricercatrice in Economia Politica per il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, premiata per  “Per il contributo innovativo alla letteratura sull’innovazione ambientale e sul ruolo delle politiche pubbliche nello stimolare l’adozione e diffusione di tecnologie produttive sostenibili”.

“Nella mia attività di ricerca mi occupo di analisi microeconomiche concentrandomi – afferma Ghisetti -, con metodi economici quantitativi, sull’adozione di tecnologie di produzione più sostenibili sotto il profilo ambientale, sulle ricadute economiche del cambiamento tecnologico, sia a livello di impresa che a livello aggregato (settori, Regioni e Paesi) e sul ruolo delle politiche pubbliche nel direzionare il cambiamento tecnologico così che risponda alle grandi sfide sociali, incluso il cambiamento climatico”.
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