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L'idea green

Raccolta fai da te: da Sant’Omobono a Milano con CiliegiaMi, la trovata dell’agricoltore Locatelli

L'imprenditore della Valle Imagna gestisce già due frutteti ad Astino e a Valbrembo, dove la modalità della raccolta diretta è molto apprezzata. Nel milanese 6mila ciliegi su 10mila ettari: sarà operativo nel 2026

Sant’Omobono Terme. La raccolta della frutta “fai da te” è una pratica in continua crescita, sostenuta dal bisogno sempre più sentito dai cittadini di garantirsi cibi sicuri e di qualità, di risparmiare, ma anche di trascorrere più tempo all’aria aperta a contatto con la natura. Meglio se in famiglia o con gli amici.

Matteo Locatelli, giovane agricoltore bergamasco di Sant’Omobono Terme, da diversi anni sta sperimentando questa formula e dopo aver aperto le porte dei suoi frutteti situati in Val D’Astino a Bergamo e a Valbrembo, ha deciso di offrire la possibilità di fare questa esperienza anche a chi abita in una grande città come Milano. Con il socio Nicola Micheletti, grazie al supporto di Coldiretti, ha dato vita all’azienda “La Balossa” promotrice del progetto CiliegiaMi, un ciliegeto con 6mila alberi collocati su una superficie di 10 ettari a Novate Milanese, all’interno dell’area Balossa al Parco Nord Milano.

“Ho sempre creduto nella formula della raccolta “fai da te” della frutta – sottolinea Matteo Locatelli – e questo nuovo progetto mi ha da subito entusiasmato. Il nuovo frutteto è composto da 20 varietà di ciliegi, diversi tra loro per gusto e consistenza. A oggi abbiamo piantato 2.500 alberi e completeremo il frutteto arrivando a 6mila ciliegi entro fine 2023. I frutti si potranno raccogliere a partire dal quarto anno, solo allora apriremo al pubblico”.

In inglese lo chiamano ”pick your own”, tradotto “scegli il tuo”. In pratica è un sistema di fare la spesa “dalla pianta alla tavola”, senza intermediazioni, per garantire ai consumatori prodotti a prezzi convenienti e frutta durante la giusta stagione.

“Con iniziative come quella del ciliegeto – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi – rendiamo la Lombardia sempre più green e soprattutto concretizziamo l’intenzione di stimolare un rapporto più stretto tra agricoltura e aree protette anche nell’ottica di promuovere il consumo di prodotti locali. Grazie all’attività agricola si può valorizzare al meglio un territorio attraverso le produzioni di qualità e l’opera di conservazione ambientale. Una Lombardia più sostenibile non può che passare da un forte connubio tra questi due aspetti”.

Naturalmente quando si entra nel frutteto è importante essere rispettosi. Infatti ci sono delle regole da seguire per evitare di danneggiare gli alberi e comprometterne la produzione.

“Non si tratta solo di curiosità ma di un interesse concreto da parte dei cittadini verso questa modalità di raccolta a contatto con la natura e l’attività agricola – commenta il direttore di Coldiretti Bergamo Carlo Loffreda -. I cittadini sono attratti anche dalla possibilità di conoscere la provenienza di ciò che portano in tavola. Senza contare che la frutta raccolta così è più fresca e matura al punto giusto e quindi si limitano gli sprechi. Se oggi si possono fare queste esperienze è grazie all’introduzione della ormai ventennale legge di Orientamento che come Coldiretti abbiamo fortemente sostenuto, un provvedimento che ha letteralmente cambiato il settore”.

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