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Palasettembre

In 395 giorni 600mila vaccinati, l’hub di Chiuduno chiude: “Il primo periodo il più difficile, ma anche il più bello” fotogallery

Per ringraziare tutti i volontari e i medici della struttura è stata organizzata all’interno dell’hub una piccola cerimonia conclusiva alle 13 di mercoledì 23 marzo, alla quale prenderà parte una rappresentanza di Asst Bergamo Est.

Chiuduno. Un’avventura, stancante, ma di cui andare fieri. È questo il bilancio dell’esperienza dell’hub vaccinale di Chiuduno, che dopo 395 giorni di ininterrotto servizio, mercoledì sera alle 20, chiuderà la propria attività come da direttiva regionale.

“All’inizio l’abbiamo presa come una sfida, poi è diventato un lavoro”. È stato proprio così per Marco Valtulini, presidente di Prosettembre chiudunese, l’associazione che gestisce la Fiera e che dal 24 febbraio 2021 ne ha coordinato la trasformazione in struttura vaccinale. Allestito in dieci giorni dopo il sopralluogo del 13 febbraio di Guido Bertolaso, responsabile per la campagna vaccinale in Lombardia, l’hub è stato operativo per tredici mesi, sette giorni su sette, vaccinando oltre 600 mila persone contro Covid-19 ed effettuando quasi due milioni di iniezioni tra prima, seconda e terza dose. “Ci siamo fermati solo il 25 dicembre, il primo dell’anno e per la grandinata del 7 luglio che per tre giorni rese inagibile il centro”. Uno sforzo immane, che ha coinvolto gli 80 volontari di Prosettembre e oltre 30 nuclei di Protezione civile provenienti da vari comuni del territorio. “Dobbiamo andare fieri di questa esperienza – racconta Marco -, sia come associazione che come amministrazione. Si è creata una grande famiglia e anche la cittadinanza ci ha supportati molto”.

Per ringraziare tutti i volontari e i medici della struttura è stata organizzata all’interno dell’hub una piccola cerimonia conclusiva alle ore 13, alla quale prenderà parte una rappresentanza di Asst Bergamo Est.

I quasi 400 giorni di incessante lavoro non sono stati sempre semplici. “C’è stanchezza. Abbiamo avuto momenti difficili, non solo per la grandinata. All’inizio c’è stato il grande problema di organizzazione con il sistema di Aria. Passare a Poste italiane è stata una rivoluzione”. Molto complicato è stato soprattutto coordinare l’afflusso di persone. “Con l’apertura della campagna vaccinale per gli over 65 avevamo dai 1800 ai 2000 anziani al giorno, che venivano accompagnati dai familiari. Questo voleva dire gestire il doppio della gente. Ci sono stati giorni in cui avevamo 4000, 5000 persone attorno all’hub”.

Il centro di via Martiri della Libertà è stato un punto di riferimento non soltanto per la provincia bergamasca. “Durante la zona arancione rafforzata a Bergamo e Brescia tutta la fronda bresciana veniva qui a vaccinarsi. Ma è arrivata gente anche da Como, Lecco e Cremona. Quelli di Como – prosegue Marco – nelle loro zone non riuscivano a trovare posto per la vaccinazione nell’arco di 10 giorni, così si organizzavano per venire qui. Alcuni sono venuti nel fine settimana in camper”.

La capacità organizzativa del centro di Chiuduno non è una sorpresa: la vocazione di centro fieristico del Palasettembre ne ha fatto uno spazio ideale. “Qui fin da subito si era capita la nostra capacità nel gestire le folle. È stato stancante sul lungo periodo, ma per noi gestire migliaia di persone era la normalità, eravamo abituati con la Fiera del tatuaggio e con Lo spirito del pianeta. La nostra è una struttura concepita per ospitare 4000 persone”.

Le vaccinazioni andranno avanti fino all’ultimo minuto di apertura. E in queste settimane c’è stato tempo per vaccinare anche un centinaio di profughi ucraini in fuga dalla guerra.
“Come amministrazione – commenta il sindaco Piermauro Nembrini – è stato un vanto avere un hub vaccinale e un’associazione che se n’è presa carico. Quando ci sono buoni rapporti tra amministrazione e associazioni un grande scoglio è già superato”. La soddisfazione è dovuta anche a un clima del tutto positivo. Le proteste contro i vaccini, ci dice, a Chiuduno non hanno attecchito: “Siamo stati fortunati, non abbiamo avuto problemi e non ci sono state contestazioni no vax come da altre parti. Abbiamo una fetta convinta di cittadini contrari alla vaccinazione ma anche sui social, dove si fa presto a criticare, non ci sono state lamentele”.

Dell’esperienza, secondo il presidente di Prosettembre Valtulini, rimarranno molti ricordi: “Senz’altro le lettere ricevute in questi mesi e i doni, soprattutto degli anziani, che ci portavano salame e taleggio. E poi resteranno i rapporti instaurati con le persone che hanno lavorato all’interno dell’hub. È stato bello e gratificante vedere le persone ringraziare per quanto abbiamo fatto, soprattutto all’inizio. Il primo periodo è stato il più difficile, ma anche il più bello”.

La parentesi di centro vaccinale è chiusa, ma il Palasettembre rimarrà vivo: gli eventi del polo fieristico infatti ripartiranno subito. Si comincia il 9 e 10 aprile con Esotica, fiera dedicata agli animali, e dal 30 aprile torna la Fiera del tatuaggio.

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