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Sabato mattina

Gorle, tre militanti della Lega aggrediti al banchetto per la petizione sui medici di base

L'episodio si è verificato attorno alle 10 in via Dante Alighieri, Calderoli: "L'autore del gesto ha già 17 precedenti di questo tipo, perchè uno squilibrato e violento si trova in giro liberamente?"

Gorle. Alcuni militanti della Lega di Gorle sono stati aggrediti nella mattinata di sabato 19 marzo mentre erano impegnati in un banchetto per la raccolta firme della petizione per chiedere più medici di base in Lombardia.

Il fatto è accaduto attorno alle 10, in via Dante Alighieri, con una persona trasportata per accertamenti all’ospedale di Alzano Lombardo.

“Appena ho saputo dell’aggressione avvenuta sabato mattina a Gorle, che ha visto coinvolti tre nostri militanti impegnati nella petizione per chiedere in Lombardia più medici di base, li ho contattati per portare loro i miei auguri di pronta guarigione e la mia solidarietà, con quella di tutta la Lega Bergamo. I nostri militanti hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere, fortunatamente senza conseguenze gravi – ha commentato Cristian Invernizzi, referente provinciale della Lega Bergamo – Ringrazio le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute in soccorso. Ci auguriamo che simili fatti non si ripetano più sul nostro territorio, con la sicurezza che deve tornare ad essere una priorità per tutti. Da quanto sappiamo infatti, questa persona si è resa già protagonista di altri 17 episodi simili: un pericolo per tutta la comunità. Chiediamo pertanto a chi di competenza di attivarsi il prima possibile per bloccare questa situazione e scongiurare altri fatti del genere. Inoltre chiederò personalmente al Questore di Bergamo un incontro per chiarire la dinamica e per ribadire la nostra disponibilità a collaborare sul tema sicurezza, al fine di evitare queste situazioni spiacevoli per tutti i nostri cittadini”.

Sul caso sono intervenuti, portando solidarietà, anche gli onorevoli Alberto Ribolla e Rebecca Frassini, oltre al vicepresidente del Senato Roberto Calderoli che ha aggiunto: “Ma perché uno squilibrato e violento che ha aggredito 17 persone si trova in giro liberamente? Quando uno rappresenta un pericolo per gli altri, per l’incolumità altrui, va messo in condizione di non nuocere agli altri e nei casi più gravi va rinchiuso nelle apposite strutture psichiatriche o se commette reati anche in strutture detentive. O vogliamo lasciarlo libero finché ammazza qualcuno?”.

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