Bergamo. Le persone hanno bisogno di bellezza. Anche e soprattutto nei momenti più difficili. Con questa consapevolezza è partita in grande stile la quarantatreesima edizione di Bergamo Jazz, il festival dedicato alla musica black promosso dalla Fondazione Teatro Donizetti.
Prima la pandemia, della quale il mondo non si è ancora liberato, e poi il conflitto in Ucraina: la tensione internazionale è in costante crescita. Forse anche e soprattutto per questo motivo la gente vuole e conquista il tempo per fermarsi e non pensare. Un angolo lontano dalle preoccupazioni in cui lasciarsi guidare dalla musica. Bergamo Jazz è sicuramente il posto ideale.
“Nonostante il periodo che stiamo vivendo il festival inizia con i concerti sold-out”, commenta Maria Pia De Vito, direttrice artistica della rassegna. La cantante partenopea, stimata dalla critica nazionale e internazionale, ha dimostrato negli ultimi tre anni di avere una tenacia di ferro. Anzi d’oro: dopo il battesimo del primo mandato la direttrice, insieme a tutto lo staff, ha dovuto più e più volte riprogrammare gli appuntamenti della rassegna messa a dura prova dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Per quattro giorni la città diventerà un grande palcoscenico su cui si esibiranno le pietre miliari della black music, dal trio di Fred Hersch insieme ad Enrico Rava, al quartetto di Roberto Gatto, a Brad Mehldau, vincitore di un Grammy Award nel 2019, e le stelle emergenti come Michael Mayo, la chitarrista Ava Mendoza e i talenti di Scintille di Jazz.
Bergamo Jazz 2022 vi aspetta in città fino a domenica 20 marzo. Trovate qui il programma ufficiale.
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