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L'intervista

Bordin: “Atalanta usa la testa, hai la mentalità giusta per passare”

Con un suo gol firmò il pareggio a Colonia in Coppa Uefa nel 1990. Ex ct della Moldavia, ora in attesa di una nuova panchina

“Un gol di testa su perfetto cross di Perrone. Fu un pareggio determinante per il nostro cammino in Coppa Uefa, un bel risultato in una partita difficile contro una squadra tosta”. Roberto Bordin, l’uomo di Colonia. Con uno dei suoi voli, uno stacco perfetto di quello che veniva definito l”elicottero’, Bordin rimediò pochi minuti dopo all’autogol di Progna e l’Atalanta potè prenotare la qualificazione ai quarti di finale. Era il 28 novembre 1990 ed era, anche quella, un’Atalanta con giocatori di qualità.

Tanti si ricorderanno quella formazione: Ferron, Contratto, Pasciullo, Bonacina, Bigliardi, Progna, Stromberg, Bordin, Evair (44′ st Porrini), Nicolini, Perrone (39′ st Caniggia). Allenatore Frosio. Al ritorno, bastò un gol di Nicolini per vincere.

Bordin, il pareggio andrebbe bene anche giovedì 17 a Leverkusen, che è a due passi (20 chilometri) da Colonia. Le pare? “Come no. L’Atalanta ha faticato ma vinto con merito nella prima partita e saprà sfruttare le sue qualità, la sua mentalità che è quella di non mollare mai”.

C’è tuttora il problema gol, per fortuna risolto all’andata con la rete di Malinovskyi e la doppietta di Muriel. Come si può fare? “Ovvio che l’assenza di Zapata ha sempre il suo peso sui gol, sul gioco. Però penso che più di tutto conti la mentalità che Gasperini ha dato alla squadra, che quindi sa battersi ed essere all’altezza a questi livelli”.

Il Bayer? “Sono molto aggressivi in tutte le parti del campo, certo sul piano fisico sarà una gara impegnativa, però loro dovranno anche lasciare spazi se vorranno attaccare per recuperare. E quindi la Dea potrà colpirli”.

L’Europa toglie molte energie, difficile fare bene anche in campionato o comunque in entrambe le competizioni, no? “Ma da sempre il doppio impegno ha messo in difficoltà qualsiasi squadra, basti vedere i risultati delle prime della classe. Il calendario è molto fitto, importante è avere una rosa abbastanza ampia. Adesso bisogna pensare a passare il turno, poi a gestire bene il campionato e a dosare le energie”.

Possiamo essere fiduciosi sul passaggio del turno? “Io sono fiducioso, perché conosco l’ambiente di Bergamo, dove c’è un allenatore che ha fatto crescere la squadra con lavoro duro e mentalità vincente. Vero che si troverà di fronte una squadra che non molla, ma così è anche l’Atalanta”.

Il suo parere sull’arrivo degli americani in società? “L’Atalanta ha sempre avuto persone preparate. È una società molto solida, ha fatto capire quanto è importante saper lavorare bene. Percassi ha creato qualcosa di speciale che va mantenuto con la nuova proprietà, perciò sarebbe fondamentale mantenere l’assetto per un po’ e non disperdere il lavoro che hanno fatto allenatore, dirigenti”.

Il futuro di Bordin? “Sono in attesa. Ho finito a dicembre come ct della Moldavia, aspetto nuove proposte. Che sia una Nazionale o un club, chiaro che se parti dall’inizio con un club hai più possibilità, con una Nazionale se sbagli una partita non hai molto tempo per rimediare. Speriamo di trovare qualcosa di buono”.

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