Bergamo. Un papà della terza A denuncia un atto vandalico, particolarmente cattivo nella sua inutilità, avvenuto alla scuola primaria del Villaggio sposi.
Venerdì scorso gli alunni di tutte le classi, insieme alle loro maestre, hanno creato cartelloni e manifesti per la pace, contro la guerra e ogni forma di violenza.
L’occasione per coinvolgere i bambini in un tema delicato, che purtroppo stiamo vivendo, cercando di far esprimere i loro sentimenti e reazioni. Un momento di unione, di riflessione e di collaborazione.
A fine giornata hanno appeso sulla cancellata della scuola quanto realizzato insieme a dei bellissimi fiori giallo e blu.
Il giorno dopo mio figlio ha voluto passare insieme a vederli ed è stato molto orgoglioso di illustrarmi il frutto del loro lavoro che ho fotografato.
Purtroppo in serata la mamma di un suo compagno passando ha visto che tutti i lavori erano stati vandalizzati.
Tutti i cartelloni sono stati staccati dal cancello e strappati a terra.
“L’ignoranza, la stupidità e la violenza purtroppo non sono così lontane da noi – commenta il papà -. Gesti come questi sono piccole mine che fanno male e sono difficili da far capire anche ai nostri figli. Non mi posso accontentare nemmeno della ‘classica’ giustificazione che sia opera di ragazzi annoiati e/o bevuti che hanno voluto riempire il vuoto di una serata con una goliardia. Ragazzo lo sono stato anche io, ma mi sono stati insegnati valori come il rispetto degli altri e delle cose degli altri, gli stessi che cercherò di trasmettere ai miei figli”.
Mi piacerebbe, conclude “poter incontrare chi ha compiuto questo gesto e cercare di capire il vero motivo (se mai ce ne possa essere uno) e soprattutto fargli capire quanto sia sbagliato.
PERDONO ha scritto un bambino nel cartellone come acronimo della P di Pace: io perdono, ma vorrei cambiare qualcosa e non far passare questo episodio come una semplice goliardia”.
“Sono pazzi e stupidi” ha commentato il figlio quando l’ha saputo.
“Gli ho risposto di tornare a scuola domani e di fare insieme ai suoi compagni altri cartelloni e altri ancora e ancora, non saranno questi gesti a fermare le sue idee
per cercare di crescere e cambiare questo mondo”.
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