• Abbonati

Cinema

La recensione

“The Batman”: il gotico ritorno del cavaliere oscuro sulle tracce dell’Enigmista

In una Gotham allo sbando, un nuovo misterioso criminale fa la sua comparsa macchiandosi di vari omicidi ai danni delle figure più influenti della città. Per fermarlo, servirà l’intervento di un vigilante mascherato dal passato ingombrante e dall’animo cupo

Titolo: The Batman
Regia: Matt Reeves
Durata: 176
Genere: Noir, thriller, drammatico
Interpreti: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell, Peter Sarsgaard, John Turturro
Programmazione: Cinema
Valutazione IMDB: 8.5/10

Dopo due anni trascorsi a pattugliare le strade di una Gotham City sempre più corrotta e crepuscolare, Batman (Robert Pattinson) è divenuto una vera e propria istituzione per la città. Per quanto non tutti siano d’accordo con il suo agire da vigilante violento, fedele unicamente ad un proprio codice etico, la polizia non si fa problemi a richiamarlo quando c’è bisogno grazie ad un luminoso neon che proietta nei cieli il logo dell’uomo pipistrello.

La sola presenza di Batman, alter ego di Bruce Wayne, giovane e schivo miliardario rimasto orfano dopo il brutale assassinio dei suoi genitori molti anni prima, è diventata un deterrente per le attività criminose che dilagavano a Gotham prima del suo arrivo, ma qualcuno non sembra essere spaventato.

Durante la notte di Halloween infatti fa la sua apparizione l’Enigmista (Paul Dano), un violento killer che, oltre a prendere di mira l’élite della città, lascia una serie di indizi criptati che solo il Cavaliere Oscuro potrà decifrare, conducendolo così verso una dolorosa verità.

 

The Batman

 

Lungometraggio del 2022 diretto, scritto e prodotto da Matt Reeves, “The Batman” è un reboot basato sull’universo narrativo della DC Comics che punta ad inserirsi all’interno di un ampio ciclo condiviso con altre figure di quel mondo.

Portando sul grande schermo una storia matura, cupa e non adatta allo spettatore medio di cinecomics, il Batman di Pattinson incarna a pieno la decadenza senza fine di un mondo avido, corrotto e falso in cui la crudele vendetta resta l’unica soluzione per non perdere il senno.

La figura tormentata del nuovo Cavaliere Oscuro è tanto enigmatica quanto pervasa da un dolore straziante di cui nemmeno lui sembra comprendere la causa, conducendolo così alla perenne ricerca di una verità nascosta o di un senso che forse nemmeno esiste.

Non si parla però solo di supereroi e di supercattivi, ma anche di una storia dalle forti connotazioni noir e thriller grazie ad un impianto narrativo curato nei minimi dettagli fatto di enigmi, comunicazioni criptate ed omicidi efferati che ben delineano i tratti da detective che troppo a lungo sono stati accantonati nei film su Batman.

In un canovaccio che molto ha a che spartire con le versioni fumettistiche di Bruce Wayne, la trama intrigante del film viene ben incarnata nei suoi personaggi che, oltre al protagonista e all’Enigmista, paiono molto lontani dalle loro versione “super” viste negli anni e sempre più rappresentati in modo umano, profondo ma soprattutto molto disturbato.

A chiudere la grande cornice del crociato incappucciato penserà una Gotham City sordida, dominata dal brutto tempo e corrotta, dove anche il più onesto dei cittadini sembra covare in realtà secondi fini a discapito degli altri, rappresentando forse un mondo più realistico di quanto si possa pensare.

Battuta migliore: “Tutti abbiamo cicatrici Bruce”.

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI