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L'iniziativa

Proloco di Cologno al Serio, devoluto al Sermig l’incasso dei Castelli Aperti

Raccolti più di 500 euro tra ricavato delle visite e donazioni spontanee: l’associazione locale ha deciso di destinare al sostegno della popolazione ucraina l’intero incasso

Cologno al Serio. “La situazione in Ucraina si sta facendo sempre più pesante e abbiamo quindi pensato di contribuire, seppur nel nostro piccolo, sostenendo un popolo che ha tanto bisogno di vicinanza”: esordisce così Giulia Boschi, volontaria della Proloco di Cologno al Serio.

L’associazione locale ha deciso di destinare al sostegno della popolazione ucraina l’intero incasso, tra costi di partecipazione e donazioni spontanee, raccolto in occasione del primo appuntamento del circuito “Castelli Aperti”, iniziativa che coinvolge diverse realtà nelle province di Bergamo, Brescia, Milano e Cremona e che prevede visite guidate ed eventi in manieri e borghi.

Avanzata dal Cda, la proposta è stata subito accolta con grande entusiasmo. “In generale – commenta Giulia –, siamo tutti volontari: se possiamo fare del bene, lo facciamo con tutto il cuore che abbiamo”.

Con il ricavato, che ammonta a più di 500 euro, gli incaricati della Proloco hanno acquistato beni di prima necessità. “Abbiamo comperato soprattutto medicinali e prodotti per bambini – specifica Daniele Maspoli, addetto alla comunicazione dell’associazione e membro del cda – perché ci è stato riferito che sono in numero minore rispetto ai molti generi alimentari raccolti fino ad ora. Abbiamo trovato disponibilità sia da parte delle farmacie che del supermercato Conad in cui ci siamo riforniti, il quale ci ha concesso i prodotti con una scontistica particolare rispetto al prezzo di vendita al pubblico”.

La Proloco ha scelto, anche per una questione di vicinanza, di appoggiarsi all’oratorio di Cologno al Serio “che – spiega Daniele – colletta tutte le donazioni e le consegna al Sermig provinciale di Bonate; da lì, tutto parte per Torino, sede e punto di riferimento da cui i contributi di tutto il nord Italia vengono portati al confine, fin dove possono arrivare”.

La generosità non ha limiti e la risposta dei partecipanti alla raccolta lo ha dimostrato: i visitatori sono stati più di settanta, ma a stupire ancora di più sono state le donazioni volontarie.

“Tante persone – conclude orgogliosamente Giulia – sono passate anche solo per lasciare un’offerta nella cassetta che abbiamo messo a disposizione ed è stato toccante vedere come molti abbiano preso parte alla visita guidata con uno spirito nuovo e occhi diversi. Tutti ci hanno ringraziati per l’iniziativa e questo ci riempie il cuore. Così come la consapevolezza di aver contribuito, seppur in minima parte, a qualcosa di davvero grande”.

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