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Top&flop

L’Atalanta ritrova il Muriel goleador

Tra una settimana in Germania, nonostante i due risultati su tre a disposizione, servirà comunque una bella impresa per avanzare ai quarti.

Prosegue l’up and down dell’Atalanta di questo momento storico. Dopo la prestazione di Roma a dir poco sotto tono, nel catino del Gewiss Stadium si dimostra invece bella e vincente. Ora per raggiungere gli obiettivi fondamentale diventerà la continuità nelle partite.

L’Atalanta mette in campo una prestazione di alto livello, degna di un match internazionale con l’unica pecca di non concretizzare al meglio tanto quanto i tedeschi del Bayer Leverkusen i quali con la propria tecnica e velocità nei primi venti minuti fanno sbandare i bergamaschi che appaiono spaventati e non più all’altezza delle proprie capacità espresse nei mesi e anni precedenti.

Il palo e la rete di Aranguiz fanno presagire un’altra nottata funesta, ma proprio come contro l’Olympiacos bastano due minuti a ribaltare il punteggio. Da qui in poi il volto della sfida cambia drasticamente, la Dea prende fiducia, il pressing inizia ad avere effetto e le giocate tornano ad uscire pulite ed efficaci. Ad inizio ripresa Muriel fa esplodere la Curva Nord e per poco non mette in porta il terzo sigillo personale. La rete di Diaby riaccende le speranze degli uomini di Seoane e porta più equilibrio verso la sfida di ritorno alla BayArena dove la battaglia sarà davvero ardua.

Tra una settimana in Germania, nonostante i due risultati su tre a disposizione, servirà comunque una bella impresa per avanzare ai quarti. La testa però non deve troppo correre, di mezzo ci sta il Genoa: il campionato rimane comunque una strada sì in salita ma importante verso la qualificazione europea.

TOP E FLOP

L’ottima prestazione dell’Atalanta è avvalorata dallo spessore di un avversario in gamba, pieno di tecnica nei piedi, abilissimo nello sviluppo nello stretto soprattutto con Diaby e Wirtz. Il fatto che i nerazzurri siano riusciti ad imporsi per lunghi tratti di gara è un merito non da poco.

Fondamentale per Gianpiero Gasperini è aver ritrovato il Muriel goleador: se la prestazione del colombiano è ancora da limare, le reti sono importanti per la squadra ma in primis per sè stesso.

Non bisogna dimenticare che l’Atalanta oltre ad aver perso i 10 gol di Gosens, in questa stagione finora di fatto non ha avuto i 26 gol di Muriel dello scorso anno. Non proprio pochi.

Il premio di migliore in campo va a Ruslan Malinovksyi, il quale nonostante il momento drammatico, trova in campo una capacità pazzesca di reagire. Tra le note liete anche i centrocampisti Freuler e Koopmeiners, i quali si scambiano spesso tra mediana e trequarti e offrono qualità e sostanza.

Tra i giocatori meno pimpanti invece troviamo Djimsiti (sul secondo gol si lascia superare e poi annaspa con troppa facilità) e Zappacosta il quale prima è rinunciatario nell’affondare sulla sinistra, poi quando si aprono gli spazi dalla corsia prova il tiro da posizioni improbabili invece di trovare i compagni a centro area.

Non eccezionale l’ingresso di Boga, qualche pasticcio di troppo.

Trovare il modulo perfetto in questa Atalanta senza la punta Zapata è veramente difficile. Gasp sta sperimentando varie soluzioni, ruotando praticamente gli uomini d’attacco di partita in partita. Quel che si può notare è sicuramente che la squadra gira meglio quando ha un riferimento offensivo (vedi Pasalic punta o Muriel in attacco), mentre non si è esaltata col falso nueve come successo a Roma.

LE PAGELLE

Musso 6
Toloi 7
Demiral 7
Djimisiti 5,5 (Palomino 6,5)
Hateboer 6
Freuler 7,5
De Roon 6,5
Zappacosta 6 (Maehle 6)
Koopmeiners 7,5
Malinovksyi 9 (Boga 6-)
Muriel 8,5 (Miranchuk 6)

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