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Valbrembo

Il sindaco e la foto social che rievoca il Cremlino: “Patetico collegarla alla guerra”

Il leghista Claudio Ferrini è presidente dell'Associazione Italia-Russia Bergamo: "Da anni ci occupiamo di lingua e letteratura russa senza riferimenti politici, non comprendo questa caccia alle streghe"

Valbrembo. Per quella analogia, qualche residente ha chiesto spiegazioni: ma l’immagine che campeggia sui social del sindaco di Valbrembo, non è identica a quella del profilo istituzionale di Putin su Twitter? Visto quel che sta succedendo in Ucraina e il ruolo che ricopre – si domanda – non è meglio chiarire?.

“Può anche essere che si somiglino – ammette Claudio Ferrini -, ma da appassionato di storia dico che se ne possono trovare altre simili sulla bandiera zarista e dell’impero austro-ungarico. San Giorgio che uccide il drago è un simbolo di molte dinastie dell’epoca”.

L’osservazione, molto probabilmente, non arriva a caso. Perché Ferrini, leghista, è anche presidente dell’Associazione culturale Italia-Russia di Bergamo. Nata nel 1986 – si legge sul sito – propone incontri con esponenti della cultura e della vita sociale russa, ma anche dibattiti e conferenze, corsi di lingua. “Ci occupiamo di letteratura russa da anni, senza riferimenti politici – spiega il primo cittadino -. Non comprendo questa caccia alle streghe. Dando credito a queste logiche, chi ha un prodotto cinese a casa dovrebbe essere ricondotto all’invasione del Tibet?”.

Il sindaco definisce “patetico il tentativo di collegare quell’immagine alla guerra”. Quando gli si chiede delle sue presunte simpatie per Putin (il suo profilo Facebook, oggettivamente, non è privo di riferimenti alla figura del presidente russo), risponde che l’associazione che presiede “condanna fortemente ogni azione bellica”, come scritto sul sito. “Ma – aggiunge – le cose si fanno sempre in due. Nella guerra, come nella vita, nessuno ha solo torto o solo ragione”.

Ferrini, in questa polemica, vede un tentativo di screditare lui e l’amministrazione. “È una storia vecchia”, dice. Come l’immagine del profilo che gli contestano. “È lì da parecchio tempo (fine 2021, ndr). L’ho persino personalizzata con i colori dell’Atalanta, cosa c’entrerà mai con la guerra… Anche a Valbrembo – sottolinea – alcune famiglie hanno deciso di ospitare i profughi ucraini. Conoscendo la lingua russa, mi sono pure offerto per la traslitterazione dei documenti”.

Nei giorni scorsi, il sindaco ha diffuso una nota della quale pubblichiamo un estratto. “L’Associazione culturale Italia-Russia di Bergamo – si legge – continua ad esprimersi con fermezza contro la guerra e non sostiene né giustifica alcuna operazione bellica. Siamo parimenti contro qualsiasi azione di discriminazione, boicottaggio, censura che si è scatenata in questi giorni verso la cultura russa in senso lato”.

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