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Nel weekend

A Borgo di Terzo e Vigano: tracce di Medioevo

Una camminata alla scoperta dei reperti medievali della valle Cavallina

Nel pomeriggio di sabato 12 marzo 2022 parte da Borgo di Terzo una passeggiata di circa 2:30 ore per circa 7 km di sviluppo. Il ritrovo è previsto alle ore 14:45 presso il parcheggio del Camposanto di Borgo di Terzo. L’itinerario si svolgerà prevalentemente su strada.

La visita, verrà accompagnata come di consueto dal Prof. Gianluigi Nava coadiuvato da Francesco Gilardi, è a carattere libero, gratuito e informale e senza prenotazione e rivolta a tutti coloro siano interessati a conoscere i luoghi.

Borgo di Terzo
La mappa dell'itinerario

Appunti di storia

Borgo di Terzo e Vigano si trovano in val Cavallina a 22 km da Bergamo. Nella Buca del Corno di Vigano sono stati trovati punte di frecce, carboni spenti e asce levigate del Neolitico. Di epoca romana sono i ritrovamenti di Cavellas a Casazza e la strada che correva a mezza collina. Longobarde sono le pergamene dei lasciti del gasindo Taidone e quella di Aucunda che confermano le donazioni dei territori del X sec.

Sono storici il passaggio di Carlo Magno e poi che il Barbarossa rase al suolo la valle nel 1168. Nel 1327 passò Lodovico il Bavaro, e Bernabò Visconti ne divenne padrone nel 1335. I guelfi e ghibellini, legati alle famiglie Suardi e Terzi, provocarono battaglie e incendi e nel 1408 Jacopo Terzi difese i paesi di Borgo, Terzo, Grone e Berzo con 500 ghibellini contro 600 guelfi di Adrara S. Martino, scesi dalla valle Bescasolo. Il Piccinino distrusse Vigano e Borgo di Terzo e nel 1428 il castello di Terzo risulta occupato dalle truppe di Venezia (castrum de Tercio). Nel 1438 ritornò il dominio visconteo seguito dal ritorno dei veneziani, che concessero vari privilegi. Nel 1441 la Serenissima condannò la val Cavallina per i danni creati dai cavallinesi a alcuni paesi (Scanzo, Rosciate, Villa di Serio Pedrengo).

Le truppe tedesche dell’imperatore Massimiliano nel 1515 con altri saccheggi e epidemie, seguito nel 1522 dal passaggio di 7000 Lanzichenecchi e nel 1523 di 6000 imperiali tedeschi che tormentarono la valle. Ma infine Venezia riuscì a garantire la pace fino alla fine del settecento. Terzo è il primo nucleo sullo sperone poi alla base si sviluppa Borghetto con le officine della famiglia Nazzari, grazie ai torrenti sorgono i magli: famose sono le spade del Borghetto, che diventerà più grande di Terzo. Nel ‘500 nasce Borgo di Terzo che Venezia lo inserisce nella quadra con a capoluogo Endine. Con Napoleone, il generale Landrieux nel 1797 manda il comandante Guidetti a respingere i Cavallinesi che non gradivano i nuovi arrivati: le truppe francesi bombardarono Borgo lasciando il paese deserto: ma i disertori si diedero poi al brigantaggio.

Anche il Risorgimento lasciò le sue gloriose tracce. All’inizio del XX sec., il paese fu unito a Vigano San Martino, Berzo San Fermo e Grone: Borgounito durò fino al 1948, quando i comuni vennero nuovamente scissi. Fu paese di emigrazione, con le malattie degli emigranti, le donne che a piedi andavano a lavorare in val Seriana. Ricordiamo la famiglia nobile dei Terzi, Aurelio Mutti, nativo di Borgo di Terzo, che fu vescovo a Verona nel 1841 e l’inventore di una dinamo, Lorenzo Plebani Madasco (1880).

 

Per chi lo desideri, potrà offrire un piccolo contributo per le attività di Castrum Capelle onlus.

Si raccomandano ai partecipanti le precauzioni anti-covid vigenti, calzature da trekking e racchette.

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