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A 66 anni

Licenziata a un anno dalla pensione: stato di agitazione alla RSA di Calcio

“Una situazione vergognosa, incredibile e pazzesca" la definisce Giulio Pennacchia della Cisl

Calcio. La Cisl Fp proclama lo stato di agitazione alla RSA di Calcio, per il licenziamento di una lavoratrice.

“Una situazione vergognosa, incredibile e pazzesca – la definisce Giulio Pennacchia, che per la categoria del pubblico impiego della Cisl segue la struttura di Calcio. Il nostro sindacato ha impugnato il licenziamento e ha avviato lo stato di agitazione con l’esposizione delle bandiere sul perimento della Casa di riposo fino alla conclusione della vertenza”.

La signora in questione, di 66 anni e quindi prossima alla pensione, è stata recentemente colpita da ictus, ma ritenuta idonea dal medico del lavoro della RSA e quindi ancora capace di attività lavorativa. Dopo aver subito un procedimento disciplinare con 6 giorni di sospensione, dopo essere stata posta in Fis/Cassa integrazione per 17 mesi continuativi con decisi danni economici e contributivi, dopo un colloquio col direttore che, come racconta Pennacchia, “l’ha definita inutile all’attuale organizzazione” ha ricevuto una lettera dove le si comunica l’intenzione di procedere al licenziamento per soppressione del posto.

rsa calcio

 

“Essendo una lavoratrice iscritta alla cassa pensione pubblica non potrà godere dei benefici relativi al versamento dei contributi pensionistici – rincara il sindacalista -. Preso atto di tale atto posto in essere dal Consiglio di amministazione, impugneremo immediatamente il licenziamento e nel contempo dichiariamo lo stato di agitazione. Sottolineiamo già ora che la rimozione delle bandiere verrà ritenuto un grave atto antisindacale e produrrà da parte nostra gli effetti naturalmente conseguenti”.

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