• Abbonati
Il consiglio comunale

Via libera alla riqualificazione di Porta Sud. Al sindaco Gori pieni poteri sul masterplan

Raddoppio della linea Bergamo-Ponte e del collegamento con Orio. Spostamento a sud del polo scolastico e nuova stazione

Bergamo. Un consiglio comunale che si è aperto con un appello alla pace, con la richiesta di un minuto di silenzio da parte di Ferruccio Rota, presidente del consiglio, e con un omaggio alle donne presenti, con la consegna di un rametto di mimosa. Due gesti simbolici volti, da un lato a porre l’accento sull’indicibile situazione che ha riportato la guerra in Europa e dall’altro ha voluto significare il ruolo, oggi più che mai fondamentale, della donna, con un accento particolare al ruolo giocato dalla popolazione femminile ucraina.

Un atto di cura come sottolineato dall’ordine del giorno presentato dal Consiglio delle Donne nella figura di Eleonora Zaccarelli, la sua presidente che, insieme alla consigliera Viviana Milesi (PD) ha presentato ai membri il documento “La cura dello spazio urbano, donne e Pgt“: “L’idea è quella di dar vita ad un concetto di città inclusiva, vivibile, promuovendo i pilastri della prospettiva di genere e della cura stessa, per intercettare un principio di normalità, utilizzando come unità di misura quello del corpo umano. Un documento costruito sui tre concetti di città sicura, in movimento e prossima, pensato attraverso una serie di azioni concrete che prendono forma proprio nel contesto del piano governativo del territorio”.

“Proposte per tutti, rivolte alla cittadinanza: un messaggio al femminile, sì, ma che in realtà appartiene a ciascuno di noi- ha spiegato la consigliera Luisa Pecce (Lega Nord)-. Sicurezza, arredo urbano, parcheggi definiti, segnaletica ah hoc, illuminazione, ma non solo. Una città verde, piena di colori e di movimento. Una città che, così disegnata, consente di camminare guardando il bello, prossima e vicina, una città che si prende cura, con affetto, dei suoi cittadini, come se fosse una grande casa da abitare”.

Una chiusa, a un passo dall’approvazione dell’ordine del giorno, l’ha fatta Marzia Marchesi che, nel suo intervento, ha tenuto anche a ribadire come ieri “270 donne rappresentative delle autorità della nostra provincia e 100 provenienti da altre, hanno concorso a sottoscrivere il progetto ‘Guerre da fermare, una pace da abitare’”.

L’ordine del giorno urgente contro la guerra in Ucraina 

Votato all’unanimità l’ordine del giorno, convocato d’urgenza, sulla guerra in Ucraina, scritto a più mani da maggioranza e minoranza, che “condanna l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina – ha letto Ezio Deligios (Lista Gori)-. L’impegno del consiglio deve essere quello di condannare gli atti bellici, di invitare alla vicinanza al popolo russo e a quello ucraino, condannando fermamente la guerra e promuovendo occasioni di dialogo per costruire un ponte di pace anche attraverso azioni simboliche. L’invito è quello a interloquire con il Governo attraverso i parlamentari bergamaschi per attivare canali diplomatici per porre fine agli attacchi in corso. Chiedere allo stesso la creazione di una cabina di regia per sopperire alla carenza di fonti energetiche legate alle conseguenze del conflitto, promuovendo azioni di sostegno a favore della popolazione civile vittima della drammatica situazione, con particolare attenzione ai bambini e alle bambine, garantendo lo stato di rifugiati a chi ne faccia richiesta”.

“Un punto di vista condiviso, ricco e convincente che dà merito alla volontà del consiglio di essere assolutamente unito su questo fronte e per il quale ringrazio tutti – ha concluso il sindaco Gori. 

Il progetto Porta Sud

Tema caldo dell’incontro, l’accordo di programma che dà potere al sindaco Giorgio Gori di riqualificare, rivisitandola, un’area di più di un milioni di metri quadrati che coinvolge il cuore della città. Questo l’ordine del giorno votato e approvato ieri sera in sede di consiglio comunale da parte dell’amministrazione, non senza strascichi di polemiche da parte dell’opposizione sia per la delibera di assegnazione del mandato in esclusiva al primo cittadino, formulazione poi rivista dallo stesso durante la discussione rispetto ai termini dell’articolo 56, che per la mancata discussione preventiva del masterplan.

“Un progetto epocale”, come l’ha definito Francesco Valesini-, che ridisegna completamente la vasta area presa in esame”. Come? Con interventi viabilistici che riguardano l’area a sud del fascio ferroviario, 370mila metri quadrati tra via Piatti e la rotatoria di via San Giovanni Bosco, sgravando così l’unico collegamento presente ad oggi, quello cioè di via Bonomelli; lo spostamento delle pensiline delle autolinee a sud dei binari, con la creazione di un ampio parcheggio di attestazione e il ridisegnamento in chiave europeo della stazione come elemento di ricucitura con la ferrovia attraverso un ponte in grado di connettere i binari con la Teb. “Quello di cui parliamo è esclusivamente il fuso ferroviario che riguarda le aree comprese tra piazzale Marconi e via Gavazzeni, al netto dei territori considerati pubblici”.

Il cronoprogramma prevede il completamento dello studio di fattibilità entro il 2022, l’avvio degli appalti entro il 2023, l’apertura dei cantieri l’anno successivo e la realizzazione definitiva entro il 2026, come previsto anche dalla scadenza di utilizzo dei fondi messi a disposizione. “Si tratta di un accordo di programma che non fatico a definire il più importante degli ultimi decenni – ha spiegato Valesini -, sia per rilevanza di temi che per investimenti che, tra diretti e indiretti, vedono sul piatto circa 400 milioni di euro tra gli 80 del Btr, i 50 della stazione, i 50 del Prg e i 140 della Teb. Si tratta di un progetto che va chiaramente oltre la dimensione dello scalo. Un protocollo, quello approvato dal consiglio comunale nel 2018, predisposto nel 2016, preso in carico nel 2017 con l’assegnazione di mandato, in sede di gara, all’azienda Vitali Spa e presentato nella primavera del 2019″.

L’accordo di programma prevede quindi una rivisitazione complessiva della città, con la creazione di un’opera contemporanea, scegliendo trasporti su ferro, riqualificando e raccordando anche quartieri sconnessi tra di loro. Un progetto che rivoluziona la città e la connette all’Europa, lasciando fuori le aree private e quelle a sud, della clinica e del polo scolastico. “Il masterplan, al momento, secondo la progettazione che è stata fatta – ha continuato Valesini -, prevede due fabbricati, uno a destra e uno a sinistra della stazione, una grande piazza pubblica alle spalle della stazione, una galleria commerciale, una nuova stazione TPL, il vasto parcheggio (5000 posti) di cui parlavo pocanzi e un significativo collegamento con la stazione Teb“.

Generico marzo 2022

 

La stazione europea 

Prende di fatto forma il primo tassello di “Porta Sud” che dà il via libera all’accordo di programma tra le parti, ovvero amministrazione comunale, Provincia, Regione, Teb, Ferrovie dello Stato, Sistemi Urbani e Rfi, conferendo pieni poteri al primo cittadino. Una riqualificazione che vedrà sul tavolo, tra le altre, la somma di 50 milioni di euro, finanziata, esclusivamente dal PNRR.

L’accordo di programma vede sostanzialmente coinvolta la zona a Nord, attualmente occupata da Scalo ferroviario, Urban Center, il Terminal Tpl, con 30 nuove banchine, e Sab e consentirà, secondo l’integrazione con il Prg, il raddoppiamento delle linee ferroviarie Ponte San Pietro-Bergamo Montello e il collegamento Bergamo-Orio, oltre che il raccordo tra i due poli cittadini e la nuova veste che prenderà l’area della stazione. Senza dimenticare, poi, il nuovo sistema di bus elettrici.

Le reazioni 

Alla richiesta di dare mandato per decidere il futuro di Porta Sud da parte del sindaco Gori, l’opposizione ha risposto con la polemica breve ma incisiva di Enrico Facoetti (Lega) che ha definito, il primo, la richiesta “la volontà di far firmare una cambiale in bianco”, con le obiezioni della consigliera Monica Corbani rivolte alla gestione “del verde, sulla poca attenzione rivolta al Polo scolastico, alla rivisitazione di una città che rischia di diventare fantasma per i suoi studenti e alla volontà di rivedere le strategie politiche in funzione delle esigenze dei suoi cittadini”.

La consigliera Luisa Pecce (Lega) ha sottolineato come “sia necessario monitorare, insieme, maggioranza e opposizione, l’iter dei lavori su un progetto così importante da ridisegnare completamente la città. Non è accettabile solo ratificare quanto proposto in consiglio, ma creare un tavolo in commissione terza almeno ogni due mesi (lasso temporale poi tolto in aggiornamento di consiglio). Un confronto programmato per non trovarci solo a votare, a scatola chiusa, un tema importantissimo per la città, che vede un investimento di un miliardo di euro, dieci anni di lavoro e che coinvolge un milione di metri quadrati di territorio”. Dopo la revisione avvenuta in sede di discussione, anche l’ordine del giorno presentato dalla Pecce, è stato approvato.

Alberto Ribolla (Lega) rimarca come sia fondamentale “riportare la discussione in commissione anche perché è la prima volta che in consiglio comunale si parla di masterplan. L’ultima volta che ne abbiamo parlato nel 2019, prima delle elezioni. Non mi risulta, inoltre, che la Regione abbia previsto un contributo di 45 milioni sul progetto e non siamo d’accordo sul riposizionamento di tutto il polo scolastico a sud della città come previsto dal piano d’intervento. Credo infine che questi temi, così determinanti per il futuro della nostra città, meritino assolutamente un approfondimento che va oltre la richiesta di accettare una delega in bianco da parte del sindaco senza prima, appunto, aver potuto dire la nostra opinione”.

Intervento di apertura per Giacomo Stucchi (Lega) che, dopo aver ringraziato per la modifica della formulazione dell’ordine del giorno da parte del sindaco Gori, ha sottolineato come “sia importante fare uno sforzo collettivo perché un argomento così importante venga portato sulle spalle di tutti. Vogliamo essere partecipi di un processo di trasformazione storico per la nostra città e vogliamo farlo in maniera fattiva e concreta, perché nelle questioni fondamentali come queste, che non prevedono colore politico, ne va del bene dei nostri cittadini”.

“Quest’ordine del giorno è farcito da buoni propositi su un tema importantissimo per la nostra città – ha spiegato Gianfranco Ceci nel suo intervento -. Ma proprio per queste ragioni deve necessitare di un aggiornamento costante. Non dimentichiamo che tutti gli attori chiamati in causa in questa rivoluzione epocale cercheranno di fare il loro interesse. Per questa ragione, proprio perché i colossi che interverranno nel processo attuativo faranno certamente la loro parte, mi auguro di uscire dal consiglio con un voto unanime perché solo attraverso la condivisione consentirà di portare a compimento un progetto che, negli anni, coinvolgerà sicuramente più amministrazioni. L’invito è quello, quindi, di votare a favore anche l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Pecce”. Invito accolto.

L’intervento del sindaco

“Non state dato mandato al sindaco di attuare un piano che prevede nella fattispecie il collegamento con Orio, la rivisitazione del campus scolastico, ma solo gli interventi relativi alle aree dello scalo, quelle a ridosso del fascio dei binari, prendendo in esame il primo pezzo di riqualificazione di una delle zone dismesse della città. Non credo infatti sia auspicabile, da parte di nessuno, che restino territori in stato di dismissione, malmessi e non utilizzati – ha spiegato Giorgio Gori-. Con questo ordine del giorno, ci concentriamo infatti solo sul polo intermodale con l’obiettivo di interconnettere i quattro poli trasportistici con l’idea di restituire alla città un buon servizio in termini di mobilità, ricucendo parti del territorio che si trovano a nord e sud della ferrovia. Mi auguro che le minoranze partecipino attivamente alla realizzazione di questo disegno e, in questo senso, sono assolutamente favorevole a dare visibilità agli ulteriori passi di concretizzazione di questo accordo di programma”.

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
porta sud la boqueria
Grande mercato coperto
Porta Sud, Bergamo avrà la sua Boqueria: il grande mercato al coperto
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI