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Furti sulla neve

Non solo Foppolo, via 20mila euro anche agli impianti di Colere: opera di una banda organizzata?

Due colpi nel giro di una settimana: indagano i carabinieri

Due colpi messi a segno nel giro di una settimana. Una tempistica curiosa, visto che in entrambi i casi sono state prese di mira delle stazioni sciistiche.

L’ultimo, in ordine cronologico, è quello che si è verificato nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 marzo a Foppolo, in alta Valle Brembana: i ladri hanno fatto irruzione nell’ufficio davanti alla partenza della seggiovia Quarta Baita, dopo avere rotto una finestra. Una volta entrati, avrebbero aperto la cassaforte con un flessibile, portandosi via l’incasso del fine settimana e uscendo indisturbati dalla porta principale.

I vertici della società Foppolo Ski non hanno voluto fornire ulteriori dettagli, limitandosi a confermare l’accaduto. Sul caso indagano i carabinieri di Zogno, saliti in alta valle dopo la chiamata al 112 di alcuni dipendenti. Il bottino ammonterebbe a diverse migliaia di euro: del resto, sono oltre 2 mila le presenze registrate sulle piste da sci nel weekend.

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Ma il caso non è proprio isolato. Perché un secondo furto è stato compiuto ai danni di un altro impianto di risalita della provincia: quello di Colere, in Valle di Scalve, nella notte tra il 26 e il 27 febbraio. Una settimana fa.

Anche in questo caso, i malviventi si sarebbero introdotti negli uffici forzando la cassaforte, arraffando contanti per circa 15-20 mila euro. La società ha denunciato il fatto ai carabinieri di Clusone, al lavoro per cercare di dare un volto ai responsabili.

Prematuro, al momento, lanciarsi in ipotesi sull’esistenza di un’organizzazione specializzata in colpi di questo tipo, anche se i precedenti non mancano. Il più recente è quello che ha visto sgominata nel luglio 2016 la banda dei “finti sciatori”, operativa tra Piemonte e Val d’Aosta: di giorno turisti in incognito per studiare i colpi, alle prime luci dell’alba scassinatori delle biglietterie.

Le indagini si conclusero con 14 arresti, ma stiamo parlando di 60 furti ai danni di alcune delle più importanti stazioni sciistiche del Paese: Pila, Saint Vincent, Chatillon, Cogne, Monte Rosa Sky, Gressoney, Brusson. Oltre a furti e rapine in abitazioni, ville e negozi delle note località montane.

Se è vero che due indizi non fanno una prova, lo è altrettanto che i carabinieri non escludono alcuna possibilità. Anche se, al momento, si starebbero privilegiando altre piste.

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