Bergamo. Le suore Sacramentine, dopo l’articolo di Bergamonews in cui si dava conto della proposta di acquisto del monastero Celestini per trasformare l’intero complesso, che affonda le sue radici nel 1300, col rischio di perdere lo scopo della originaria donazione, intervengono e spiegano.
“Leggiamo con un certo stupore la notizia da Voi oggi pubblicata in ordine a una pretesa ‘operazione speculativa’ che si starebbe compiendo in merito al complesso monastico dei Celestini.
L’Istituto delle Suore Sacramentine ha sempre curato e mantenuto il compendio, consentendone da ultimo l’utilizzo alla associazione Agathà ed alla Parrocchia di Santa Caterina V.M., in pieno spirito di collaborazione ed integrazione con il territorio.
Gli ingenti costi per il mantenimento in funzione del complesso e le oneroso opere di manutenzione ordinaria e straordinaria non più rinviabili, hanno indotto l’Istituto, che non è in grado di far fronte a tali spese, a cercare soluzioni alternative, nel rispetto della destinazione del bene e delle sue funzioni.
Vi chiediamo quindi di voler dare atto, informandone i Vostri lettori, che nessuna speculazione è in corso, piuttosto è in essere il tentativo di preservare il bene conservandone, per quanto possibile, le finalità”.
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