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La storia

Katya e il piccolo Misha accolti a Urgnano: lacrime di gioia, ma angoscia per il marito in Ucraina video

La casa messa a disposizione della signora Tulia, ma stanno arrivando aiuti da tanti concittadini: "Contagiamoci di solidarietà: è fantastico”

Urgnano. È partita da Khmelnytskyi con il suo piccolo Misha, uno zaino in spalla e il cuore colmo di speranze. Ha percorso dieci chilometri a notte fonda, a piedi, spingendo il passeggino accompagnata dal marito, che ha poi dovuto salutare prima di oltrepassare la frontiera, ed è salita su un pullman dietro l’altro. Poi è arrivata. A Urgnano. Finalmente. Dove ha abbracciato la mamma Natalia e dove è stata accolta col suo bambino di 8 mesi soltanto grazie alla generosità di una signora di Cologno al Serio.

Adesso Katya, 25 anni, giovane mamma di Mihailo, affettuosamente chiamato Misha, può sentirsi al sicuro.

Una volta arrivata è stata travolta da un’ondata di affetto e generosità.

Tulia è un’amica della signora Natalia: si conoscono da due anni e tra loro ci sono affetto e rispetto reciproci. “Quando ho saputo di quest’attacco da parte della Russia – ci racconta –, ho subito chiamato Natalia. Ho vissuto con lei giorni d’attesa, fino a che, disperata, mi ha detto che avrebbe fatto venire la figlia e il nipotino. Io, senza esitazione, le ho risposto che l’avrei aiutata molto più che volentieri. Katya e Misha ce l’hanno fatta, ora stanno nel mio appartamento e io ne sono felicissima”.

katya misha pixelate

Dopo aver dato la propria disponibilità, Tulia ha deciso di pubblicare una storia su Instagram (leggi) e raccontare la vicenda. In pochissimo tempo ha ricevuto vestiti, alimenti, giochi per il piccolo e un sostegno indescrivibile: “Molte persone – commenta con orgoglio – stanno dando l’anima per aiutarli e non è da tutti. Non è la quantità a fare la differenza, ma la qualità. Chiara Drago, sindaco di Cologno, ha dimostrato di avere un cuore grande e mi sta dando una mano con la burocrazia; oltre a lei, mi sento di ringraziare tutti coloro che si stanno prestando per regalare serenità a Katya e Misha. In questi ultimi due giorni, presa da mille impegni, non sto seguendo il telegiornale, ma li guardo e mi sento più tranquilla nel sapere che qualcuno, anche grazie a me, ce la sta facendo”.

katya misha pixelate

Katya non parla italiano, è la madre a parlare e tradurre per lei. “In Ucraina aveva tutto – afferma Natalia –: un lavoro come estetista, uno splendido marito, una casa e una vita tranquilla. Poi, di punto in bianco, la guerra. Gli spari, i bombardamenti. La paura. Ogni due o tre ore scatta la sirena e tutti si devono mettere al riparo. La situazione sta diventando sempre più insostenibile ed è per questo che Katya e il piccolo sono venuti qui in Italia”.

E continua: “Mia figlia piange sempre in videochiamata con il marito, sussulta quando sente aerei nelle vicinanze e probabilmente non ha ancora davvero realizzato quello che le sta succedendo. Lei è convinta che molto presto si tornerà alla normalità, che questo sia solo il preludio di un futuro migliore. Come lei, quasi tutti gli ucraini. Mossi da forti valori patriottici, per molti è un piacere lottare per la patria e si arruolerebbero anche se non fosse necessario. Tra tutti quei soldati ci sono mio cognato, il mio ex marito, i miei fratelli e molti parenti”.

katya misha urgnano profughi ucraini

Mentre parla, Natalia cerca sempre lo sguardo complice di Tulia, quasi a non voler passare un solo istante senza ringraziarla. “Senza di te – le dice, sorridendole – non avrei saputo cosa fare, il tuo cuore è immenso e da te abbiamo sempre ricevuto amore e aiuto. Ti sono grata per la gioia che hai regalato a mia figlia”.

Tulia si sente partecipe dell’emozione dell’amica e di Katya e non nasconde la commozione. “Sono davvero contenta – conclude – per tutta questa disponibilità. Contagiamoci di solidarietà: è fantastico”.

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