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Solidarietà

Lettera agli ucraini, Gori: “Da tutta Bergamo fraterna vicinanza”

"Saremo insieme a voi al presidio per la Pace in Porta Nuova e chiederemo al Governo Italiano di attivare ogni iniziativa diplomatica e umanitaria per sostenere i vostri concittadini in difficoltà, porre fine allo spargimento di sangue e riportare la pace"

Bergamo. Care amiche e amici ucraini,
sono il Vostro Sindaco e insieme a tutta la Giunta Comunale, facendomi interprete dei sentimenti dell’intera città di Bergamo, desidero esprimerVi solidarietà e fraterna vicinanza per gli eventi drammatici che in queste ore stanno interessando il Vostro Paese.

Il nostro pensiero va a tutto il Vostro popolo, alle Vostre famiglie lontane e in pericolo. Posso immaginare la preoccupazione, l’ansia e la paura che state vivendo in queste ore.

Questa mattina ho chiamato il Vostro Console Andrij Kartysh, manifestandogli la vicinanza e l’affetto della città di Bergamo e della nostra Amministrazione nei confronti del popolo ucraino e in particolare delle donne e degli uomini di nazionalità o di origine ucraina che risiedono in Italia, oltre alla disponibilità a organizzare ogni iniziativa che possa risultare in queste ore utile alla causa del Vostro Paese.

Come segno tangibile della nostra amicizia e solidarietà abbiamo esposto la Vostra bandiera a Palazzo Frizzoni, sede del palazzo comunale, e saremo insieme a voi al presidio per la Pace che si terrà sabato 26 febbraio nel pomeriggio a Porta Nuova.

Chiederemo al Governo Italiano di attivare ogni iniziativa diplomatica e umanitaria per sostenere i vostri concittadini in difficoltà, porre fine allo spargimento di sangue e riportare la pace in Ucraina.

Con affetto Vi abbraccio,

Giorgio Gori

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