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L'attacco

La Russia invade l’Ucraina: inizia la guerra

L’ordine è partito dal presidente russo Vladimir Putin che, in un discorso televisivo, alle 4 del mattino (ora italiana) ha annunciato l’inizio di un’operazione militare speciale per difendere le province separatiste del Donbass

La Russia ha invaso l’Ucraina. L’esercito si è mosso su ordine del presidente della Federazione russa Vladimir Putin che, in un discorso televisivo, alle 4 del mattino (ora italiana) di giovedì 24 febbraio ha annunciato l’inizio di un’operazione militare speciale per difendere le province separatiste del Donbass. Poche decine di minuti dopo, sono state sentite le prime esplosioni a Kiev e in altre città ucraine, da Kharkiv ai porti strategici di Mariupol e Odessa. Stando a quanto riferisce la Cnn, meno di un’ora dopo dell’annuncio di Putin una colonna di veicoli militari russi è entrata in Ucraina da un valico di frontiera con la Bielorussia. Movimenti di truppe di terra sono segnalati anche dalla Crimea.

Nel suo discorso, il capo del Cremlino ha affermato che “le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk (le due repubbliche russofone autoproclamate indipendenti, ndr) hanno chiesto aiuto alla Russia” e che per questo ha “deciso di condurre uno speciale operazione militare”, con lo scopo di “proteggere le persone che da otto anni sono vittime di intimidazioni e genocidi da parte del regime di Kiev”. Per questo – ha aggiunto Putin – ci adopereremo per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina, nonché per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa”.

Illustrando i possibili sviluppi delle prossime ore, il presidente russo ha aggiunto che i suoi piani “non includono l’occupazione dei territori ucraini”. Rivolgendosi poi alla popolazione ucraina, Putin ha invitato a “deporre le armi e tornare a casa” e che “tutta la responsabilità di un eventuale bagno di sangue ricadrà interamente sulla coscienza del regime che governa il territorio ucraino”. Da brividi la minaccia finale: “A coloro che vorrebbero lasciarsi tentare da questi eventi: chiunque intenda ostacolarci o minacciare il nostro Paese e il nostro popolo deve sapere che la risposta russa sarà immediata e avrà conseguenze mai viste nella sua storia”.

Dall’altra parte del fronte, alle 6 del mattino, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato alla nazione confermando che la Russia ha effettuato attacchi missilistici sulle infrastrutture dell’Ucraina e sulle guardie di frontiera ucraine con esplosioni in molte città del Paese. Ha aggiunto di aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e di aver detto agli ucraini di restare a casa e di mantenere la calma: “L’esercito funziona. Sarò con voi tutto il tempo. Siate forti. Vinceremo perché siamo l’Ucraina. Gloria all’Ucraina”.

Il governo ucraino, successivamente, ha invitato la popolazione a restare a casa, e non andare al lavoro, né a scuola e ha introdotto la legge marziale.

Sono ore concitate e la situazione è in rapida evoluzione: non si sono fatte attendere importanti reazioni, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha parlato poco dopo l’inizio delle operazioni militari russe in Ucraina. “Il presidente Zelensky mi ha chiamato stasera – ha spiegato Biden – e abbiamo appena finito di parlare. Ho condannato questo improvocato e ingiustificato attacco delle forze militari russe. L’ho informato dei passi che stiamo prendendo per condannare l’azione a livello internazionale, incluso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

Per quanto riguarda l’Unione Europea, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che le istituzioni europee “condannano con fermezza l’ingiustificato attacco contro l’Ucraina” e poi ha diffuso un comunicato congiunto col presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in cui hanno annunciato che oggi l’Unione Europea si riunirà per accordarsi su come rispondere all’invasione dell’Ucraina: il comunicato ha anche annunciato nuove sanzioni contro la Russia, in aggiunta a quelle già imposte dopo la prima operazione militare di Putin di lunedì scorso.

Una ferma condanna dell’invasione russa è arrivata anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha stigmatizzato “l’attacco sconsiderato e non provocato della Russia all’Ucraina, che mette in pericolo innumerevoli vite civili”. Gli Alleati della Nato, ha aggiunto, “si uniranno per affrontare le conseguenze delle azioni aggressive della Russia. Stiamo con il popolo ucraino in questo momento terribile. La Nato farà tutto il necessario per proteggere e difendere tutti gli alleati”.

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