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Il tema

Congresso Cisl: “A Bergamo poche ispezioni sul lavoro, così si eviterebbero morti”

Il sindacato: "Ats ne effettua circa 900 all'anno, non legate a eventi di infortunio, su un totale di 53mila aziende di sua competenza, questo rende il fattore deterrenza praticamente inesistente”

“Il vero progresso non è lo sviluppo tecnologico, ma il benessere e la felicità delle persone, e questo si ottiene solo avendo cura gli uni degli altri. Per questo è nata la nostra Cisl. E oggi vogliamo batterci per una vera politica per il Bene Comune”. Così Francesco Corna ha aperto il 19° congresso della Cisl di Bergamo, martedì mattina nell’auditorium del Seminario di Città Alta, di fronte a più di 300 delegati (in rappresentanza di 125mila iscritti e 3.500 delegati aziendali) e a numerosi invitati tra gli “stakeholders” di provincia e regione.

“Vogliamo Esserci per cambiare, come dice lo slogan della nostra stagione congressuale, e dunque contrattare partecipazione e sostenibilità. Sostenibilità, declinata in ambito sociale e ambientale, che non può essere basata esclusivamente sulla crescita dei consumi, sul dispendio esasperato di materie prime, di acqua, suolo, energia e, spesso, anche di persone. L’attuale sistema economico – ha continuato Corna -, sempre più interdipendente e globalizzato, oltre ad aver creato per alcuni nuovo sviluppo e opportunità, ha aumentato disparità e diseguaglianze, ha progressivamente indebolito la ricchezza distribuita dal lavoro a livello globale, per favorire le rendite e la remunerazione del capitale. Questa è una provincia ricca che in generale ha retto anche le straordinarie difficoltà dell’ultimo periodo. Ma i segnali di grosse difficoltà sono quotidianamente sotto gli occhi di chiunque voglia guardare. Però, si va diffondendo l’idea che l’economia, in maniera autonoma, possa creare le correzioni alle proprie derive senza bisogno di un intervento politico e di forme di regolazione sociale operate dal sindacato, mentre noi riteniamo necessario un maggior coinvolgimento ed una partecipazione attiva del mondo del lavoro e delle parti sociali nel suo insieme, nelle varie fasi di attuazione che riguardano il PNRR: serve un grande patto sociale con tutte le forze produttive e politiche anche a livello territoriale e la Cisl vuole essere partecipe e promotrice di questa opportunità ad ogni livello”.

Corna, a capo del sindacato di via Carnovali da giugno del 2018 e unico candidato per la riconferma, insieme alla sua segreteria (Mario Gatti, Candida Sonzogni e Danilo Mazzola), ha spiegato nella sua relazione che “in due anni la crisi pandemica, oltre a causare ferite profonde nell’occupazione della provincia, ha accelerato alcuni processi di trasformazione, ad esempio nel settore dell’automotive, fortemente presente nel tessuto produttivo locale. Questo nei prossimi anni è destinato a subire una profonda trasformazione: il motore elettrico cambierà il modo di produrre, di vendere, di rifornire e gestire l’assistenza con delle inevitabili ripercussioni negative dal punto di vista occupazionale”.

Per questo, secondo il segretario Cisl, “vanno prolungati gli aiuti rivolti a settori e persone più vulnerabili. Siamo tra i sostenitori della richiesta anche di un tavolo politico presso la Provincia di Bergamo, per coordinare e implementare le politiche attive del lavoro, con il compito di definire risorse e modalità di inclusione, delle circa 6.000 persone fragili beneficiarie del reddito di cittadinanza, della presa in carico in un progetto integrato tra formazione e lavoro dei circa 13.000 giovani Neet e di agevolare l’accesso al mondo del lavoro alle donne e ai giovani”.

Poi, la relazione di Corna ha toccato i maggiori riferimenti delle “battaglie” sindacali dell’ultimo periodo: fisco, lavoro, pensioni e il ruolo fondamentale che necessariamente sempre più avrà l’Unione Europea, “unico esempio di economia sociale di mercato nel mondo che democraticamente favorisce una partecipazione diffusa”.

E ancora scuola, infrastrutture (per cui si chiede “una visione politica di coesione e giustizia sociale, che si può ottenere solo favorendo il confronto e la partecipazione di tutti i soggetti della rappresentanza economica e sociale del territorio”), banche (i cui accorpamenti “hanno attuato una drastica riduzione di sportelli sul territorio, con relativa riduzione dei servizi ai cittadini e alle imprese”) e la “piaga” degli infortuni sul lavoro. “ La dignità del lavoro – ha sottolineato Corna – passa anche dall’importanza attribuita a un tema come salute e sicurezza, spesso ricondotta a “fatalità”. Gli infortuni e le morti possono essere evitate se si opera nel modo giusto. Il potenziamento degli organi ispettivi è una necessità assoluta, mentre nella nostra provincia il servizio ispettivo dell’ATS di Bergamo effettua circa 900 ispezioni annue, non legate a eventi di infortunio, su un totale di 53.000 aziende di sua competenza, questo rende il fattore deterrenza praticamente inesistente”.

Welfare, immigrazione e inverno demografico sono temi altrettanto importanti per la segreteria Cisl: “ è necessario intervenire urgentemente con strategie di lungo respiro anche sul fronte della natalità – ha detto ancora Corna – , e riprendere a discutere seriamente d’immigrazione dal punto di vista demografico e produttivo, non con la sola prospettiva del mantenimento dell’ordine pubblico”.

Infine, la relazione si è soffermata sulla situazione contrattuale, denunciando le aziende scarsamente sindacalizzate, dove aumentano “i lavoratori poveri, coloro che percepiscono da 600 a 800 euro mensili, pur lavorando a tempo pieno. Occorre intervenire in maniera decisa per eliminare il proliferare dei contratti nazionali pirata, sottoscritti da sindacati che non rappresentano nessuno e che hanno l’unico obiettivo di abbassare il costo del lavoro. L’attività svolta dal sindacato nelle aziende di Bergamo in questi anni ha permesso il mantenimento del potere di acquisto in quelle aziende dove la presenza è vitale è consolidata, coscienti che un buon accordo aziendale che si base su obiettivi chiari e ben definiti, porta benefici ai lavoratori e migliora le imprese”.

“La Cisl di Bergamo – ha concluso il segretario provinciale – forte della sua rappresentanza e della sua capacità di ascolto e proposta, vuole continuare a esercitare la propria azione costruttiva e collaborativa a sostegno dell’azione riformatrice dei livelli superiori della Cisl, con questa prospettiva crediamo si debbano affrontare anche i normali ricambi del gruppo dirigente, che i livelli confederali dovranno affrontare nella prossima tornata congressuale”.

Sono seguite decine di interventi di delegati e ospiti, tra questi il vescovo Francesco Beschi, il sindaco Giorgio Gori, il presidente della provincia Pasquale Gandolfi, l’assessore regionale Claudia Terzi, e i segretari generali di Cgil e Uil, Gianni Peracchi e Angelo Nozza, con richiami alla responsabilità e alla coesione in una fase che si preannuncia non facile tra aumento della povertà e ondata di rincari.

Ugo Duci, segretario generale della Cisl Lombardia, ha concluso i lavori della prima giornata, rivolgendo un appello a vertici di Regione, Province e comuni perché sia definita “una governance condivisa e partecipata dell’attuazione del PNRR nei territori lombardi”. Oggi la parte finale e la votazione di segreteria e consiglio generale provinciale.

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